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Manovra 2026: taglio Irpef, più soldi per sanità e pensioni, aiuti a famiglie e genitori separati

Via libera del Governo a una legge di bilancio da 18,7 miliardi di euro. In arrivo aumenti per pensioni minime, nuovi bonus per mamme lavoratrici e un taglio Irpef da 9 miliardi in tre anni

Tempo di lettura 5 minuti

Manovra 2026, piccoli bonus grandi slogan. Possiamo sintetizzare così il testo della manovra che prevede ben venti euro in più alle pensioni minime, un taglietto all’Irpef, un bonus mamme che sale da 40 a 60 euro. È la manovra “seria” da 18 miliardi, come l’ha definita Giorgia Meloni. Seria sì, ma più per l’espressione con cui è stata annunciata che per il suo impatto reale.

Il Governo dichiara più aiuti al ceto medio e alle famiglie, ma alla fine i numeri parlano chiaro: molte briciole, pochi pasti completi. Due miliardi per i salari, 3,5 per famiglia e povertà, 9 spalmati in tre anni per un taglio Irpef che — per chi guadagna 30-40mila euro — vale al massimo un paio di cene fuori all’anno.

La sanità ottiene qualcosa di più: 2,4 miliardi, qualche migliaio di nuove assunzioni e un piccolo aumento per medici e infermieri. Bene, ma non basta a curare un sistema che da anni respira con l’ossigeno attaccato.

Sulle imprese torna il superammortamento, e va bene, ma la plastic tax e la sugar tax vengono congelate ancora una volta: un colpo di spugna per non scontentare nessuno. Altro che transizione verde, qui si naviga a vista.

Il contributo ai genitori separati è una novità interessante, ma isolata. E la rottamazione in nove anni sa tanto di condono mascherato, un’altra carezza a chi non ha pagato.

In sostanza, è una manovra che tira a campare: un po’ di zucchero per tutti, ma nessuna medicina amara per curare davvero i mali cronici del Paese — tasse alte, salari bassi, sanità fragile.

I punti principali della manovra

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio 2026, una manovra da 18,7 miliardi di euro che interviene su salari, fisco, sanità e sostegni alle famiglie.
La premier Giorgia Meloni l’ha definita “una manovra seria e responsabile”, mentre le opposizioni parlano di “un intervento tampone” che non affronta i nodi strutturali del Paese.

Salari: 2 miliardi contro il lavoro povero

Per sostenere i redditi e contrastare il lavoro povero, il Governo stanzia 2 miliardi di euro.
La tassazione sui premi di produttività scende dal 5% all’1%, vengono detassati i turni notturni e festivi, e si stimolano i rinnovi contrattuali per i lavoratori con redditi fino a 28mila euro.

Famiglie: bonus mamme e congedo all’80%

Sul fronte del welfare arrivano 3,5 miliardi in tre anni.
Il bonus mamme lavoratrici sale da 40 a 60 euro al mese, viene prorogato il congedo parentale all’80% e nasce una “dote previdenziale” per i nuovi nati.
Tra le novità anche un contributo per i genitori separati in difficoltà con la casa, misura voluta dal vicepremier Matteo Salvini.

ISEE e casa: cambiano le regole

Il Governo rivede il calcolo dell’ISEE: la prima casa, entro 75mila euro di valore catastale, non verrà più conteggiata nel patrimonio familiare.
Confermati i bonus ristrutturazione: 50% per la prima casa, 36% per la seconda.

Irpef: taglio per il ceto medio

La misura simbolo della manovra è la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra 28mila e 50mila euro.
Un taglio da 9 miliardi nel triennio che porterà fino a 440 euro annui di risparmio per i lavoratori del ceto medio.
Restano esclusi i redditi superiori ai 200mila euro.

Pensioni: 20 euro in più per quelle minime

Confermate Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.
Arriva un aumento di 20 euro al mese per le pensioni minime e la sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile per i lavori usuranti e gravosi fino al 2028.

Sanità: più fondi, stipendi più alti

La sanità riceve 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026, portando il Fondo sanitario nazionale a quasi 143 miliardi di euro.
Le risorse serviranno per aumentare gli stipendi — circa 230 euro lordi in più al mese per i medici e 125 per gli infermieri — e per 7.300 nuove assunzioni tra personale medico e sanitario.

Imprese e innovazione

Torna il superammortamento per gli investimenti in tecnologie e digitalizzazione, con uno stanziamento da 4 miliardi di euro.
Confermato il credito d’imposta per le imprese nelle ZES e il rifinanziamento della Nuova Sabatini.
Rinviate al 2027 la plastic tax e la sugar tax.

Sigarette più care

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato un aumento delle accise sulle sigarette, seppur “minimo”.
La misura rientra nel pacchetto di coperture fiscali e ambientali previste dalla manovra.

Rottamazione delle cartelle e accise su carburanti

Arriva una nuova rottamazione delle cartelle: durerà 9 anni, con rate bimestrali di pari importo, senza tassa d’ingresso.
Riguarderà i debiti affidati alla riscossione entro il 31 dicembre 2023.
Sul fronte ambientale, il Governo avvia l’allineamento tra accise di gasolio e benzina, considerato un “sussidio ambientalmente dannoso”.

Le coperture

Le risorse arriveranno da un contributo straordinario su banche e assicurazioni (oltre 4 miliardi di euro) e da tagli alla spesa ministeriale per circa 2 miliardi.
Nessun “tesoretto”, ha precisato il ministro Giorgetti, ma una redistribuzione “mirata” delle risorse.

Ora la parola al Parlamento

Il testo della legge di bilancio passa ora alle Camere.
Il Governo punta all’approvazione entro Natale, ma il dibattito su fisco, pensioni e welfare promette di animare le prossime settimane.

Fivedabliu.it

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

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