Gaza: cecchini israeliani sparano sugli sfollati nell’ex ospedale al-Amal a Khan Younis

La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia si prepara a emettere una sentenza provvisoria sull’accusa del Sudafrica a Israele di genocidio

A Gaza si continua a morire. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, almeno 26.083 palestinesi sono stati uccisi e 64.487 feriti dalle forze israeliane dall’inizio del conflitto. Nelle ultime 24 ore, si registrano altre 183 vittime e 377 feriti.

I cecchini israeliani nelle vicinanze dell’ospedale al-Amal a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, stanno sparando alle persone che cercano di lasciare il complesso. È quanto racconta il giornalista di Al Jazeera, Hani Mahmoud: “Questo ospedale è stato sotto assedio negli ultimi giorni e ora è completamente fuori servizio”, ma ciò che è veramente scioccante in questo momento è il fatto che ci siano dei cecchini nelle vicinanze di questo ospedale in cui sono ospitati centinaia di palestinesi sfollati, che sparano su chi tenta di lasciare l’edificio. Secondo l’IDF le vittime a Khan Younis sono militanti di Hamas che si nascondono negli edifici dell’ex ospedale.

Si combatte di casa in casa

Gli aerei da combattimento dell’aviazione israeliana hanno colpito diversi siti di Hamas nell’area, compresi appartamenti utilizzati dagli agenti operativi, depositi di armi e posti di osservazione. L’IDF (Israeli Defense Forces) ha riferito che cinque uomini armati di Hamas sono stati avvistati entrare in un edificio e sono stati successivamente attaccati. Ulteriori attacchi hanno mirato a eliminare presunte cellule di Hamas, incluso un bombardamento con carri armati e il contributo di cecchini.

Le regole per il diritto all’autodifesa

La comunità internazionale reagisce alle violenze con preoccupazione e richiami al rispetto del diritto internazionale umanitario. Annalena Baerbock, ministro degli Esteri tedesco, ha dichiarato che, nonostante il diritto all’autodifesa, esistono regole da seguire nella lotta contro il terrorismo. Ha esortato il governo israeliano a rispettare queste regole e a garantire una pausa umanitaria per consentire ai civili di evacuare le zone colpite.

Intanto, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia si prepara a emettere una sentenza provvisoria sull’accusa del Sudafrica a Israele di genocidio contro i palestinesi nel conflitto di Gaza. Israele ha respinto le accuse come “false e grossolanamente distorte” e ha sottolineato gli sforzi per evitare vittime civili.

Le trattative per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza continuano con l’intermediazione di figure internazionali come il direttore della CIA William Burns e il capo del Mossad David Barnea.

Mar Rosso

Intanto continuano le tensioni in Mar Rosso con gli Stati Uniti e il Regno Unito pronti a imporre nuove sanzioni ai leader del gruppo Houthi nello Yemen, mentre Abdel-Malik al-Houthi ha dichiarato che i bombardamenti delle navi continueranno finché gli aiuti internazionali non raggiungeranno il popolo palestinese a Gaza.

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