Trump vince anche in New Hampshire, ma Nikki Haley non si ritira

Nikki Haley, ex ambasciatrice Onu e sfidante d Trump non si ritira nonostante la sconfitta in New Hampshire, ottenendo il 43,2% delle preferenze rispetto al 55% del Tycoon

Questo risultato le nega 12 delegati dallo “granite state”, portandola a 16 in totale, contro i 31 di Trump. Commentando la sconfitta, Haley dichiara: “Trump ha ottenuto una vittoria meritata. La corsa, tuttavia, continua”, ringraziando gli elettori e il governatore Chris Sununu per il loro supporto. La prossima tappa sarà nella sua Carolina del Sud il 24 febbraio, nonostante la delusione in New Hampshire.

Trump, dal canto suo, esprime soddisfazione per la vittoria e guarda con ottimismo alle elezioni di novembre: “A novembre avremo delle elezioni grandiose e rivolteremo questo paese. Non vedo l’ora di correre contro il peggior presidente della storia.” Il tycoon, tuttavia, continua a criticare Haley, suggerendo che dovrebbe abbandonare la corsa per evitare di sprecare risorse contro Biden, l’obiettivo principale dei repubblicani.

Haley conta sulla Carolina del Sud

Le sconfitte in Iowa e New Hampshire rappresentano un colpo per le aspirazioni di Haley, ma il suo team strategico continua a proiettare la strategia futura concentrandosi sulla Carolina del Sud come terreno di battaglia decisivo. Sottolineano il meccanismo delle primarie aperte che potrebbe portare elettori democratici a sostenere Haley nonostante la sconfitta iniziale. Mentre Desantis, pur avendo dato il suo endorsement a Trump, avverte del potenziale effetto negativo del tycoon sull’elettorato conservatore.

Nonostante la delusione di Haley, Trump sembra in ascesa verso la nomination, ma ci sono campanelli d’allarme. Secondo il Wall Street Journal, il tycoon rischia di perdere sostegno interno, compreso un numero significativo di elettori indipendenti. Il 21% dei repubblicani votanti in New Hampshire dichiara insoddisfazione a tal punto da non votare per Trump a novembre. Biden, preoccupato dai sondaggi, ascolta i consigli di Barack Obama, inviando due fedelissimi consiglieri alla Casa Bianca per guidare la sua campagna.

La situazione politica si fa sempre più complessa, con Haley che subisce una sconfitta significativa e Trump che deve affrontare le sfide interne al partito. Mentre Biden cerca di consolidare la sua posizione, l’attenzione si sposta verso le prossime tappe elettorali che delineeranno ulteriormente il panorama politico in vista delle elezioni di novembre.

Biden segue i consigli di Obama

Inquieto per i risultati dei sondaggi, Joe Biden segue i consigli di Barack Obama e designa due dei suoi più fidati consiglieri per guidare la sua campagna alla Casa Bianca: la vice capo dello staff Jen O’Malley Dillon, incaricata di coordinare gli sforzi della campagna, e Mike Donilon, nominato chief strategist. Entrambi opereranno dal quartier generale a Wilmington, Delaware. Dillon ha precedentemente ricoperto il ruolo di campaign manager di Biden nel 2020, mentre Donilon è uno degli advisor politici di maggiore fiducia del presidente, collaborando con lui sin dagli anni ’80 e spesso intervenendo come ultima figura a rivedere e modificare i discorsi di Biden, a eccezione dello stesso Biden.

Questa strategia rispecchia le preoccupazioni del leader democratico e del suo partito riguardo a una campagna che fatica a decollare e a catturare l’attenzione dei media, soprattutto mentre il suo probabile avversario, Donald Trump, monopolizza l’attenzione pubblica.

Negli ultimi tempi, Obama ha consigliato a Biden di rendere la sua campagna più incisiva ed efficiente, concedendo maggiore potere ai suoi collaboratori, che fino ad ora erano costretti ad attendere l’approvazione della West Wing per ogni iniziativa di rilievo.

Trump considerato il candidato più battibile per Biden

Per la Casa Bianca, convinta che Trump sia il candidato più battibile per Biden, i risultati delle elezioni in New Hampshire rappresentano un risultato ideale. Questo riduce il rischio che l’anziano presidente debba affrontare in autunno una sfida contro una candidata più giovane ed energica su un palco e nei dibattiti. Tuttavia, la persistente presenza di Haley nella corsa obbliga l’ex presidente a concentrarsi, sia economicamente che politicamente, nella lotta intestina tra conservatori, piuttosto che affrontare direttamente la sfida contro Biden.

Nonostante il quadro politico apparentemente favorevole, una visione più approfondita rivela il crescente malcontento degli elettori. Nelle ultime elezioni, su circa il 75% dei voti scrutinati, quasi il 43% è stato assegnato a candidati diversi da Biden e Trump, indicando un desiderio di alternative e un crescente dissenso nei confronti dei due principali contendenti.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *