Uccisione di Saleh al-Arouri: aumenta la tensione tra Israele, Hamas e Hezbollah

Il primo ministro libanese esprime preoccupazione per ulteriori violenze regionali, mentre Hezbollah promette una risposta

 Beirut – Saleh al-Arouri, uno dei principali dirigenti di Hamas, è stato ucciso a Beirut da un drone israeliano, innescando la preoccupazione che si possa innescare un nuovo e più esteso fronte di guerra in Medio oriente con il gruppo militante libanese Hezbollah.

Nell’attacco che ha colpito la sede di Hamas a Musharafieh, un sobborgo meridionale di Beirut,  secondo quanto riportato dal canale televisivo di Hezbollah, insieme ad Arouri sono stati uccisi altri due funzionari, notizia confermata anche da Basem Naim, un portavoce di Hamas in Libano.

Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha dichiarato che l’assassinio di Arouri è un “nuovo crimine israeliano” mirato a provocare ulteriori conflitti nella regione, già segnata da attacchi quotidiani nella parte meridionale del Libano. Hezbollah ha definito l’assassinio un “grave attacco al Libano” e ha minacciato Israele, dichiarando che “la resistenza ha il dito sul grilletto”.

L’ammiraglio israeliano Daniel Hagari ha affermato che le forze israeliane sono in uno stato di “elevata allerta” in attesa di possibili sviluppi successivi all’uccisione di Arouri. Tuttavia, Mark Regev, consigliere del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele “non ha assunto la responsabilità di questo attacco”.

Reclamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Sul fronte diplomatico, il primo ministro libanese Najib Mikati, ha annunciato l’intenzione di presentare un reclamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per  “l’attacco evidente” al suo territorio benchè siamo mesi che Hetzbollah e esercito israeliano si affrontano lungo il confine meridionale del Libano dopo l’attacco a sorpresa di Hamas nel sud di Israele lo scorso ottobre.

Arouri, 57 anni, era considerato una figura chiave in Hamas e vicino al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. Svolgeva un ruolo cruciale come intermediario tra Hamas e Hezbollah, oltre a essere coinvolto nella rete finanziaria del gruppo. L’assassinio di Arouri potrebbe complicare ulteriormente le trattative tra Hamas e Israele per il rilascio di ostaggi detenuti a Gaza, considerato un attore chiave in questo processo. Arouri era stato precedentemente accusato di orchestrare attacchi contro Israele, inclusa la responsabilità del rapimento e dell’omicidio di tre adolescenti israeliani nel 2014. Le autorità statunitensi lo avevano designato come terrorista nel settembre 2015.

Mentre il Medio Oriente tiene il fiato per le possibili conseguenze di questa uccisione, resta da vedere come la situazione evolverà e quali saranno gli sviluppi successivi in una regione già segnata da decenni di conflitti. Sul fornte internazionale, il presidente francese Emmanuel Macron, in una conversazione telefonica con il ministro israeliano Benny Gantz, ha esortato Israele a evitare l’escalation, specialmente in Libano.

Coloni a Gaza: proposta irricevibile

Intanto aumentano anche le divergenze tra il governo degli Stati Uniti e alcuni ministri di estrema destra in Israele, che hanno proposto la ricostruzione degli insediamenti israeliani a Gaza e il trasferimento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza al sud del Libano. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha definito tali proposte come inaccettabili.

Ben Gvir, Ministro israeliano della Sicurezza nazionale e membro dell’ultradestra, ha respinto le critiche degli Usa alla sua richiesta di trasferimento degli abitanti di Gaza dal territorio palestinese. “Gli Stati Uniti sono i nostri migliori amici, ma prima di tutto faremo ciò che è meglio per lo Stato di Israele: la migrazione di centinaia di migliaia di persone da Gaza permetterà ai residenti (israeliani) di tornare a casa e vivere in sicurezza e proteggerà i soldati dell’esercito israeliano”.

In Turchia arrestate 34 presunte spie israeliane

La Turchia ha arrestato 34 persone, accusate di spionaggio per conto di Mossad. Secondo un funzionario governativo turco, gli arrestati stavano reclutando personale per compiere azioni contro i palestinesi, diffondere notizie false e disinformazione, compiere rapine e atti di ricatto per conto dei servizi segreti israeliani.

Intanto a Gaza…

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che le operazioni militari nella parte meridionale della Striscia di Gaza sono concentrate in aree sovrastanti una rete di tunnel dove l’intelligence israeliansa ritiene che i leader di Hamas si nascondano.

Le vittime complessive delle azioni militari israeliane sono oltre 22.000 palestinesi uccisi e più di 57.000 feriti a Gaza. I combattenti palestinesi uccisi sarebbero oltre 8000. In Cisgiordania, dal 7 ottobre, sono stati uccisi, da truppe israeliane o coloni, almeno 321 palestinesi.

Un portavoce del governo israeliano, Eylon Levy ha accusato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di avere “le mani sporche di sangue” per non essere intervenuta sull’uso da parte di Hamas degli ospedali di Gaza come base dell’organizzazione.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *