È morta a 93 anni la protagonista del bacio più famoso del XX secolo

La celebre fotografia fu pubblicata su Life e divenne il simbolo della Parigi romantica

È morta Françoise Bornet, la giovane amante immortalata in uno dei baci più famosi del XX secolo, “Il bacio” di Robert Doisneau. Bornet, all’epoca nota come Delbart, aveva 93 anni. Se il suo nome era praticamente sconosciuto, la sua posa in un abbraccio con il fidanzato nel centro di Parigi nella primavera del 1950 divenne una delle immagini più celebri della città.

Bornet, all’epoca studentessa di recitazione di 20 anni insieme al suo compagno di corso Jacques Carteaud, fu notata in un café da Doisneau, incaricato dalla rivista statunitense Life di realizzare una serie di foto sull’amore a Parigi.

Bornet raccontò in seguito in TV: “Lui disse, ‘Sono Robert Doisneau, vi trovo affascinanti e mi chiedevo se accettereste di baciarvi di nuovo davanti alla mia macchina fotografica'”. Furono scattate diverse foto con loro in vari luoghi di Parigi.

Lo scorso anno, Bornet, che viveva in Normandia, raccontò a La Dépêche d’Évreux: “Ero con il mio ragazzo. Non riuscivamo a smettere di baciarci. Ci baciammo ovunque, tutto il tempo. Robert Doisneau era nel bar, ci chiese di posare per lui”.

La foto fu pubblicata su Life e rapidamente dimenticata, ma ebbe una rinascita negli anni ’80 quando fu trasformata in poster e cartoline che catturavano il romanticismo di Parigi, seguita da una frenesia di merchandising, dai copripiumini alle tende da doccia, calendari e tazze. Trent’anni dopo lo scatto, divenne un’icona della nostalgia in bianco e nero di Parigi e un monumento all’amore giovane e alla passione spontanea.

A quel tempo, Bornet, che lavorava come attrice, si era sposata con un altro uomo dopo essersi separata da Carteaud. Anche lui si era sposato e aveva intrapreso la carriera di produttore di vino. Quando la fotografia comparve sulla copertina della rivista culturale francese Télérama nel 1988, diverse coppie francesi rivendicarono di essere gli amanti ritratti in strada e portarono la questione in tribunale per i diritti dell’immagine, ma i casi furono respinti.

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