Operazione antimafia nel napoletano: 29 in manette per associazione mafiosa e traffico di droga 

Il clan Sorianiello è noto per essere affiliato al più ampio cartello criminale denominato “Alleanza di Secondigliano”

Nel corso della giornata di oggi, i militari del Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha coinvolto 29 persone, di cui 13 già in carcere. Gli arrestati sono stati ritenuti gravemente indiziati – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, e detenzione abusiva di armi da fuoco, accuse aggravate dalle finalità di agevolare il clan Sorianiello, un’organizzazione criminale operante nel rione Traiano, situato nell’area urbana del quartiere Soccavo nella Città di Napoli.

“Alleanza di Secondigliano”

Questa operazione ha evidenziato che gli indagati sono membri del clan Sorianiello, noto per essere affiliato al più ampio cartello criminale denominato “Alleanza di Secondigliano”, che opera all’interno del rione Traiano a Napoli,  e che ha il controllo delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del cosiddetto “parco della 99”.

Il clan Sorianiello ha dimostrato di esercitare un controllo del territorio attraverso la contrapposizione armata con clan rivali, creando un clima di intimidazione diffusa.  Gli indagati, infatti, sono stati implicati in numerosi episodi di estorsione nell’ambito delle loro attività illecite, minacciando e costringendo le vittime a pagare. Il clan aveva a disposizione un vasto arsenale di armi da fuoco, tra cui 24 pistole, 14 fucili da guerra, e un notevole quantitativo di munizioni di vario calibro. Inoltre, sono stati rinvenuti silenziatori e giubbotti antiproiettile, tutti riconducibili al clan.

L’operazione investigativa ha anche permesso di identificare e arrestare i mandanti ed esecutori materiali dell’omicidio di OVIAMWONYI Desmond e del ferimento di IDAHOSA Morris, eventi che hanno scosso la comunità camorristica nel maggio del 2020.

Il sequestro

Inoltre, sono stati sequestrati 15 kg di sostanza stupefacente di vario tipo, che è stata ricondotta al clan.

 

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