Reddito di cittadinanza: sono in arrivo altri 33mila sms di esclusione

Il Reddito di Cittadinanza verrà abrogato dal 1° gennaio 2024 e sarà sostituito da due nuovi strumenti: il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione da gennaio 2024

«Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1 settembre parte la nuova misura Supporto formazione e lavoro. Info e Faq sui siti Inps e ministero del Lavoro». Questa è la dicitura che verrà mandata sui cellulari a chi perde il diritto al sostegno . In questi giorni lo riceveranno quasi 33mila persone, che andranno ad aggiungersi ai 159mila ai quali la comunicazione è già arrivata.

il direttore centrale della comunicazione Inps, Diego De Felice, in una nota ha poi aggiunto che: «Da qui a dicembre arriveranno altri sms per circa 40mila: quindi alla fine saranno 240mila nuclei ai quali verrà comunicata la fine del Rdc»

Nel panorama delle politiche sociali italiane, il Reddito di Cittadinanza (RdC) è stato a lungo uno strumento chiave per affrontare la povertà e l’esclusione sociale. Tuttavia, in nuovo Governo a guida FdI, ha da subito dichiarato la necessità di applicare nuove forme di sostegno economico e inserimento lavorativo con l’inserimento di nuovi contributi basati sull’occupabilità dei membri delle famiglie beneficiarie.

Cosa cambia dal 1°settembre 2023

Per i nuclei familiari composti da persone tra i 18 e i 59 anni, considerate “occupabili” la norma prevede un limite massimo di 7 mensilità di RdC che possono essere percepiti nel corso del 2023. Questo significa che coloro che erano già beneficiari del RdC a gennaio 2023 avranno accesso al beneficio fino a luglio, con l’ultimo pagamento ad agosto. A partire dal 1° settembre 2023, avranno la possibilità di richiedere il “Supporto per la formazione e il lavoro”. Questo nuovo contributo è vincolato a un limite ISEE  di 6.000€. Consiste in un sostegno mensile di 350€ per un periodo di 12 mesi e richiede anche la partecipazione obbligatoria a progetti di formazione, qualificazione e orientamento professionale, oltre all’accompagnamento verso il mondo del lavoro.

Un aspetto importante di questa transizione riguarda la continuità del sostegno. Nel caso in cui il RdC venga concluso per qualsiasi motivo, come la revoca o la scadenza dei termini, e la famiglia beneficiaria riceva anche la quota per l’Assegno Unico, sarà necessario presentare una nuova domanda all’INPS per l’Assegno Unico Universale. Questo processo può essere effettuato tramite il sito web dell’INPS o attraverso il patronato Inas.

Cosa succede a gennaio 2024

Sarà cruciale l’arrivo del 2024 perchè le famiglie che percepiscono il RdC e che includono minori, persone con disabilità, individui con più di 60 anni o persone a carico dei servizi sociali perché non possono essere attivati nel mondo del lavoro, saranno soggette a cambiamenti nel sistema di sostegno economico. Fino a dicembre 2023 o alla naturale scadenza del beneficio, queste famiglie continueranno a ricevere il RdC. Tuttavia, a partire da gennaio 2024, dovranno presentare una nuova domanda per accedere all’Assegno di Inclusione, un nuovo strumento di supporto sociale.

Cosa può fare chi riceve l’sms dell’Inps?

«Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1 settembre parte la nuova misura Supporto formazione e lavoro. Info e Faq sui siti Inps e ministero del Lavoro». Chi riceve questo messaggio potrà rivolgersi ai Centri per l’impiego e sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato (PSP).

I cittadini che usufruiranno del percorso di formazione professionalizzante riceveranno, dal prossimo primo settembre e se ne avranno i requisiti, un contributo di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi che sarà personale.

Niente panico! C’è il SIISL

L’Inps  ha reso disponibile su tutti i suoi canali un tutorial per comprendere meglio il Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL), che entrerà in funzione a partire dal primo settembre.

Uno degli obiettivi principali del SIISL è favorire l’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, nonché individuare opportunità formative e percorsi di riqualificazione. Questo sistema, ideato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato dall’Inps, punta a creare un ambiente di cooperazione tra diversi settori e sistemi. Proposte provenienti dai centri per l’impiego e dalle agenzie per il lavoro confluiranno in questo sistema, consentendo una visione completa delle opportunità disponibili.

Chi può beneficiare del Supporto per la Formazione e il Lavoro deve registrarsi al SIISL. Questa registrazione è fondamentale per sottoscrivere un “Patto di Attivazione Digitale” finalizzato all’accesso al beneficio stesso. Inoltre, è richiesta la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Successivamente, sarà necessario stipulare il “Patto di Servizio Personalizzato”, un percorso su misura che gli utenti dovranno seguire.

Per agevolare i cittadini in questa fase di transizione e garantire un accesso semplice alle informazioni, il Ministero del Lavoro e l’Inps hanno reso disponibili tutti gli aggiornamenti e le dettagliate procedure su dei siti dedicati. In questo modo, gli utenti possono avere chiarezza su ogni aspetto di questo nuovo sistema, dalla registrazione alla fruizione del beneficio.

 

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