Ponte Morandi, a cinque anni dalla tragedia ora l’obiettivo è battere la prescrizione

Possetti: “Noi speriamo che si arrivi alla fine naturale del processo senza intoppi”

Genova – “Noi speriamo che alla fine del prossimo anno ci sia il primo grado di giudizio. Ci speriamo. E come comitato e parti civile faremo di tutto perche’ il processo vada alla fine naturale”.

Così Egle Possetti, portavoce del Comitato ricordo vittime ponte Morandi, a margine della commemorazione di oggi, cinque anni dopo la tragedia costata la vita a 43 persone.
“Fino all’ultimo giorno noi non saremo tranquilli. Il lavoro si sta portando avanti bene con intensità. Noi speriamo che si arrivi alla fine naturale del processo senza intoppi e in tutti i gradi di giudizio dovremo essere vigili – ha aggiunto -. Il primo grado è una cosa, tutti gli altri sono più complicati. Non mancheremo di essere attivi in ogni grado”.
Per Possetti, a palazzo di giustizia “stanno cercando di fare al meglio, tre udienze a settima, sono dei tempi molto veloci per portare avanti un processo.È chiaro che noi vorremmo già che fosse finito. Venire in aula ogni volta è sempre più difficile, per noi è veramente complicato stare lì ed è sempre più pesante. Andando avanti il dolore si trasforma ma è sempre fortissimo”. Poi, riferendosi all’eventuale prescrizione ha concluso: “Noi speriamo che alla fine del prossimo anno ci sia il primo grado di giudizio. Ci speriamo. E come comitato e parti civili faremo di tutto perchè il processo vada alla fine naturale”.

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