L’Italia dei sì, Salvini: “Dal Ponte al nucleare l’Italia che voglio”

Il ministro: “Basta col Paese dei no”. E per l’estate prossima prevede l’apertura del cantiere del Ponte sullo Stretto

Roma – Oltre un milione di posti di lavoro e miliardi di investimenti nei cantieri, per un’Italia più moderna e più sicura e più veloce. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha raccontato come immagina il nostro Paese al 2032 in un’ora di presentazioni, video e rendering nell’evento “L’Italia dei sì”, organizzato oggi dal Mit alla Lanterna di Roma.

Nel 2032 tratteggiato da Salvini c’è “la galleria di base del Brennero, la Tav, la metro C a Roma, e, soprattutto, il primo camion sul Ponte sullo Stretto di Messina“. Il ponte, nella prossima legge di bilancio, riceverà  i primi “miliardi veri”, ha annunciato, la parte più importante dell’investimento che, per il ministro, sarà molto al di sotto del tetto massimo di 13 miliardi previsto e vedrà  l’apertura del cantiere già  l’estate prossima. Un po’ a sorpresa, nell’Italia del 2032 c’è anche l’energia atomica.
Sono pronto anche a tornare a un referendum argomentando il perché all’Italia convenga arrivare al nucleare pulito e di ultima generazione”, ha detto Salvini che convocherà  un tavolo sul tema.
Il vicepremier punta a “superare il no frutto dell’emozione di qualche decennio fa” e dichiara che in 7 anni si può avere un primo reattore modulare operativo.
La visione di Salvini, su cui chiama a raccolta fondi anche privati, nazionali e internazionali, è quella di “una rivoluzione come nel secondo dopoguerra”.

Nel pubblico che affolla la Lanterna, ci sono 300 persone, a partire da 50 tra ambasciatori e diplomatici, capi d’azienda e imprenditori come Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Ferraris e Flavio Cattaneo.E poi rappresentanti delle università , delle professioni, delle associazioni di categoria e del governo.

Il ministro ha chiamato a un grande applauso per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, seduto in platea, spiegando che “è moralmente e spontaneamente, in legge di bilancio, proiettato verso il futuro che stiamo dipingendo”. Ma Giorgetti si è schernito sorridendo.

Il discorso di Salvini è iniziato dal maltempo e dal lavoro per accelerare il ritorno alla normalità  sulle linee ferroviarie, negli aeroporti e lungo le strade. “È chiaro che negli ultimi anni qualcosa sulla manutenzione e sulla prevenzione è mancato”, ha detto  annunciando “un’enorme operazione di messa in sicurezza del territorio”.
Gli investimenti previsti, solo dalle Fs e da Anas, nei prossimi anni, ammontano a 175 miliardi fra manutenzione e nuove opere, secondo Salvini, che prospetta un ruolo della rete ferroviaria anche per cablare il paese con la fibra ottica.
C’è poi l’obiettivo di costruire 15.000 alloggi popolari e di far ripartire i lavori per le dighe, fermi anche da quarant’anni.

Cavalli di battaglia come il nuovo codice degli appalti per velocizzare e semplificare e il codice della strada per avere più sicurezza.

Tra gli annunci rientra l’inizio dei lavori per il passante ad alta velocità di Firenze. Ai primi di agosto cominceranno poi quelli dell’alta velocità Napoli-Bari e, a settembre, potrebbe essere completata la quinta corsia dell’autostrada Milano-Laghi.
Rientrano tra le priorità il nodo di Bologna, quello di Firenze e la gronda di Genova.

Le opere del Pnrr saranno fatte tutte, è l’impegno, al massimo con altre risorse nazionali o europee.
In questo percorso “con Giorgia e con gli amici Forza Italia”, Salvini ha detto di puntare a una nuova legislatura, con “la formula del 5 + 5”, come per gli affitti. Il “nemico” del ministro è¨, come sempre, “l’Italia dei no”.
Salvini ha attaccato in particolare don Luigi Ciotti che ha espresso il timore che il Ponte sullo Stretto unisca due coste e due cosche. Salvini ha definito queste parole, “una vergogna e una mancanza di rispetto”, e rivendicato il ponte come la “più grande operazione antimafia”.
A difesa del fondatore di Libera è intervenuto il leader della Cgil, Maurizio Landini, dicendo che “prendere di mira uno degli esponenti più importanti della lotta alle mafie qualifica chi sferra l’attacco: il ministro, stavolta, ha superato se stesso”. Anche la senatrice Pd Enza Rando ha accusato Salvini di “ignoranza e superficialità “. Il deputato del M5s Luciano Cantone ha contestato invece che “Salvini con la Sicilia semi-isolata preferisce chiacchierare di Ponte sullo Stretto”.

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