Genova, carcere di Pontedecimo: detenuta con gravi problemi psichiatrici tenta di strangolare un’ispettrice

C’è urgente bisogno di riforme per garantire sicurezza e cura psichiatrica

Genova – Gli episodi di violenza nelle carceri italiane sono diventati sempre più frequenti e gravi, mettendo in luce la necessità di interventi urgenti e riforme strutturali. L’ultimo evento di cronaca riguarda una detenuta nel Carcere di Genova Pontedecimo, con gravi problemi psichiatrici, che ha tentato di strangolare un’ispettrice. Questo caso rappresenta solo uno dei tanti episodi di violenza che avvengono quotidianamente all’interno delle carceri italiane. È essenziale che il Governo, il Parlamento e gli attori politici prendano atto dell’emergenza e adottino misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori penitenziari e dei detenuti, nonché per curare adeguatamente coloro che soffrono di patologie psichiatriche.

Emergenza nelle carceri italiane

Le carceri italiane sono diventate vere e proprie “teatri di guerra”, caratterizzate da violenze, risse, stupri tra detenuti e aggressioni ai membri del Corpo di Polizia penitenziaria. Il numero di questi attacchi è preoccupante e continua a crescere, con oltre quattro aggressioni al personale di sorveglianza registrate ogni giorno. Inoltre, le carceri non riescono a svolgere il ruolo di luoghi di risocializzazione per i detenuti, ma si trasformano in veri centri di criminalità, in cui proliferano il traffico di sostanze illecite, smartphone, armi e oggetti non consentiti.

Mancanza di azioni concrete del Governo

Nonostante le dichiarazioni d’intenti del Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, il Governo sembra essere inoperoso nell’affrontare questa drammatica situazione. Sia il Guardasigilli, Carlo Nordio, che il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, appaiono poco coinvolti nella risoluzione di queste gravi problematiche. Questo atteggiamento inerte rischia di alimentare ulteriormente il dibattito politico senza produrre soluzioni concrete.

Necessità di riforme strutturali

La gravità della situazione richiede interventi immediati e una riforma strutturale del sistema carcerario italiano. È indispensabile che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si occupi direttamente di queste urgenti questioni carcerarie e approvi, con procedure d’urgenza, un decreto carceri per garantire la sicurezza all’interno delle carceri. Inoltre, è fondamentale un aumento del personale del Corpo di Polizia penitenziaria mediante assunzioni straordinarie, al fine di fronteggiare la carenza di 18mila unità.

Curare le patologie psichiatriche

il Segretario della UILPA PP, Pagani, sottolinea un aspetto particolarmente preoccupante che riguarda la mancanza di gestione adeguata per i detenuti affetti da patologie psichiche. Queste persone vengono spesso abbandonate a se stesse e non ricevono le cure necessarie. È imprescindibile che venga data la giusta attenzione alla cura dei malati di mente, al fine di prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza degli altri detenuti e degli operatori penitenziari.

 

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