Chiavari, discriminazione in spiaggia nei confronti di un non vedente: “Una persona che non vede, in questa spiaggia non deve venire.”

Questo spiacevole episodio mette in luce la triste realtà che molte persone con disabilità devono affrontare quotidianamente: la discriminazione e l’esclusione sociale

La storia di Emanuele e della sua famiglia si scontrano con il pregiudizio su una spiaggia pubblica nella riviera ligure di Levante.  È domenica,  quando Emanuele, insieme alla mamma e alla sorellina, decide di trascorrere una mattinata di relax al mare. Scegliendo una spiaggia pubblica a Chiavari, la famiglia spera di godersi una giornata di sole e mare. Tuttavia, ben presto si scontrano con un episodio di discriminazione che lascerà un segno profondo nella vita di Emanuele.

Arrivati in spiaggia, notano che le prime due file di lettini e ombrelloni sono occupate da bagnanti che hanno lasciato i loro oggetti incustoditi fin dalle prime ore del mattino. La famiglia riesce comunque a trovare spazio nella terza fila.
Emanuele desidera fare il bagno e accompagnato da sua mamma che lo prende sottobraccio va verso la riva, cercando di evitare che inciampi sulle sdraio posizionate in prima fila. Loredana, la madre di Emanuele, decide di spostare leggermente le sdraio per rendere il percorso più agevole.

Inaspettatamente, un signore si rivolge a Loredana con un tono di rimprovero, dicendole di non esagerare nello spostare le sdraio. Sorpresa, Loredana chiede spiegazioni, ma a quel punto interviene la moglie dell’uomo che pronuncia una frase sconcertante: “Una persona che non vede, in questa spiaggia non deve venire.” Un senso di umiliazione si abbatte su Emanuele e sulla sua famiglia, lasciandoli senza parole.

Decisa a non restare in silenzio di fronte a tale discriminazione, Loredana chiama immediatamente la polizia locale per segnalare l’incidente. Gli agenti intervengono e cercano di mediare, cercando di far comprendere alle persone coinvolte l’importanza del rispetto reciproco e dell’inclusione. Tuttavia, l’episodio ha già avuto un impatto significativo su Emanuele.

Nel pomeriggio, il giovane Emanuele inizia a sentirsi male. Piange, soffre e vomita. La sua autostima è stata ferita profondamente dall’episodio discriminatorio subito in spiaggia. Preoccupata per il figlio, Loredana decide di portarlo al pronto soccorso, dove il personale medico si prende cura di lui e cerca di tranquillizzarlo.

Questo spiacevole episodio mette in luce la triste realtà che molte persone con disabilità devono affrontare quotidianamente: la discriminazione e l’esclusione sociale. La spiaggia, un luogo dove tutti dovrebbero poter godere del tempo libero e rilassarsi, si è trasformata in un contesto di odiosa emarginazione.

 

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