“Stop fake news”, dalla Liguria alla Finlandia per combattere la disinformazione

Un progetto di formazione internazionale sviluppato dall’Ordine dei Giornalisti ligure nel quadro del programma europeo Erasmus+. In partenza anche una giornalista di Fivedabliu

Genova – Domenica 7 maggio, un gruppo di 14 giornalisti liguri partirà alla volta di Helsinki per una settimana di formazione full-immersion sulle tecniche sviluppate dalla Finlandia per combattere le fake news. Un sistema composito che, partendo da una strategia governativa, si articola in programmi e attività sviluppate da scuole, università, associazioni, agenzie governative, giornalisti e aziende editoriali e che pone la Finlandia in testa a tutte le graduatorie internazionali per il contrasto alle fake news.

La formazione durerà una settimana e porterà i partecipanti ad apprendere tecniche e strumenti, anche digitali, per riconoscere le fonti attendibili con una serie di lezioni, laboratori e visite di studio: il Ministero dell’Istruzione e della Cultura, i corsi di giornalismo all’università, diverse agenzie e associazioni che si occupano di alfabetizzazione mediatica del pubblico e di lotta alle minacce ibride, il centro di cultura della meravigliosa Oodi Library, i giornalisti e le metodologie del più diffuso quotidiano della Finlandia e dell’emittente radiotelevisiva pubblica Yle Tv, nonché l’associazione dei giornalisti finlandesi e il Consiglio dei Mass Media, per la deontologia professionale. I 14 giornalisti avranno anche occasione di seguire alcuni laboratori sul fact-checking, per la verifica digitale delle fonti.

“Come per tutte le formazioni internazionali dell’Odg Liguria, al loro ritorno dalla Finlandia i giornalisti partecipanti saranno chiamati a trasferire le conoscenze apprese nei corsi di aggiornamento per i colleghi rimasti a casa e in incontri con le scuole e gruppi di cittadini, moltiplicando così l’impatto del progetto”.

A spiegarlo è Stefania Berretta, responsabile per la formazione per l’ODG Liguria e coordinatrice dei progetti Erasmus, che sottolinea: “Questo è il quinto gruppo di giornalisti liguri che parte per formarsi all’estero, grazie a una serie di bandi Erasmus+ vinti dal 2020 ad oggi. La formazione in Finlandia è solo la prima del 2023. Seguiranno una formazione sulla comunicazione pubblica, diplomatica e istituzionale che si svolgerà a Parigi in estate e una formazione sulle istituzioni UE a Bruxelles, probabilmente in autunno”.

Il progetto è sviluppato dall’Ordine dei Giornalisti della Liguria nel quadro del programma europeo Erasmus+ e l’Ordine ligure è stato il primo a saper cogliere le opportunità offerte dai fondi europei per la formazione continua.
“Il nostro impegno – precisa Filippo Paganini, presidente dell’Ordine Ligure – è rivolto a fornire ai nostri iscritti una formazione di qualità accessibile a tutti. Partecipando a queste formazioni internazionali, i nostri iscritti possono acquisire nuove competenze professionali e personali. Sono esperienze stimolanti, che permettono di conoscere altre culture, di vedere come lavorano i colleghi all’estero e anche di fare gruppo all’interno della categoria. Siamo i primi in Italia a farlo e questo per noi è motivo di grande orgoglio”.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

2 thoughts on ““Stop fake news”, dalla Liguria alla Finlandia per combattere la disinformazione

  1. Il vi seguo sempre e sono convinto della vostra professionalità, sono sicuro che potreste essere un punto di riferimento per tutto il progetto, ma come riuscirete ad applicarlo in Italia?
    Un caro saluto
    Fernando Borneto

    1. Grazie per la stima.Il nostro giornale esiste e resiste da quasi 7 anni e verifica con attenzione tutte le fonti e le notizie che pubblichiamo. È un lavoro faticoso perchè le notizie fasulle o manipolate spesso arrivano anche da quelle che un tempo erano considerate fonti attendibili perchè istituzionali. Il problema di base, oggi, è saper distinguere informazione, comunicazione e propaganda, e non è una cosa semplice. L’altro aspetto, ma su questo noi possiamo fare poco o nulla, è cercare di rimanere distanti dalle prebende pubbliche che poi obbligano a “informare” in una certa direzione. Cordiali saluti

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