“Prendiamo positivamente atto che nel giro di circa 1 ora il Consigliere Ferruccio Sansa è stato sconfessato dal Gruppo Regionale della Lista Sansa
Genova – “Le parole pronunciate attraverso post da parte del Consigliere Sansa erano irricevibili perché moralistiche e allusive e orientate per l’ennesima volta a polemizzare circa l’operato del centrosinistra. Ricordiamo che Linea Condivisa e alcune forze politiche del fronte progressista hanno espresso posizioni ben più radicali, addirittura a far data del 2021 circa la costruzione della diga e l’impatto ambientale che ne deriva. E questo ancora prima delle perplessità espresse in maniera netta da parte dell’ingegner Silva dal punto di vista progettuale”.
Dopo la protesta di Ferruccio Sansa, a Palazzo san Giorgio, nel giorno dell’inaugurazione dell’inizio dei lavori per la nuova diga, il consigliere rosso-verde aveva pubblicato sulla sua pagina un post molto critico nei confronti del centro sinistra, poi in parte mitigato da un comunicato successivo, che accusava gli alleati di un certo strabismo.
“DIGA, MA IL CENTROSINISTRA DA CHE PARTE STA?
Noi della
Lista Sansa Genova diciamo NO a questa diga. Lo abbiamo urlato in faccia a Salvini, lo abbiamo scritto sui manifesti. Lo abbiamo detto da anni.
Noi sosteniamo un progetto alternativo proposto da uno dei maggiori esperti mondiali: Piero Silva. Costa meno, richiede meno tempo, inquina meno ed è più sicuro.
Ma ieri, mentre le forze dell’ordine mi portavano via dall’aula, osservavo tanti colleghi del centrosinistra (zitti, zitti) e mi chiedevo: da che parte sta il centrosinistra?
Francamente non lo so.
C’è una parte contraria alla diga. E una favorevole. Ce n’è anche una che è tutte e due le cose insieme.
Ce n’è una che sostiene progetti alternativi e una che in sala stava seduta accanto ad Aldo Spinelli e Gianluigi Aponte, i maggiori beneficiari della diga di Toti e Bucci.
Ce n’è una che applaude Silva e una che ieri in prima fila applaudiva Matteo Salvini.
Ce n’è una che mette in discussione i signori del porto che comandano la città da decenni (vedi Spinelli) e una che li sostiene e magari lavora per loro.
Ce n’è una che ha il coraggio di contestare e una che ama il salotto di Primocanale, la TV simbolo del totismo.
Nella vita occorre a un certo punto dire da che parte stai.
La diga serve a questo: divide acqua da acqua. Divide anche le posizioni.
E non si può stare da tutte e due le parti per piacere a tutti e per lucrare rendite di posizione e voti.
Sono convinto che nel centrosinistra in tanti – tra gli elettori, ma non soltanto – abbiano idee chiare, nette. E sperino di trovare qualcuno che dia loro voce.
Vale per la diga, ma anche per tante altre questioni decisive per il destino della Liguria.
Da che parte sta il centrosinistra?”
Correggere il tiro
“Le ricostruzioni pubblicate sulla stampa locale di una coalizione di centrosinistra divisa sull’appoggio o la contrarietà al progetto della diga di Genova, non corrispondono alla realtà dei fatti. lI nostro avversario è il centrodestra e tutti insieme nel centrosinistra lottiamo contro chi governa a Genova, in Liguria e a Roma. Accade nell’attività politica di tutti i giorni e a maggior ragione di fronte al progetto della diga”.
Il centrosinistra in Regione non c’è più?
In una nota il consigliere Gianni Pastorino, leader di Linea Condivisa, in un comunicato di stamattina sottolinea che “Prendiamo positivamente atto di questo cambio di posizione da parte del Gruppo Consiliare della Lista Sansa perché questioni come questa che riguardano lo sviluppo d Genova, la tutela ambientale e le possibilità di lavoro non possono essere affrontate mediante show, cartelli esposti e spot mediatici. La costruzione di un progetto politico del fronte progressista è cosa seria e non va trattata, come spesso accade, dal Consigliere Sansa mediante atti personali e individuali a fini esclusivamente mediatici”.
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