Elezioni a Imperia, FdI converge su Scajola e mette in difficoltà Matteo Rosso

Ignazio La Russa interviene nella politica regionale ed estromette Zarbano dalla corsa  per le amministrative

Fratelli d’Italia ha deciso di sostenere il sindaco uscente Claudio Scajola e di abbandonare il suo candidato, il colonnello dei carabinieri Luciano Zarbano.
Questa la notizia secca che ha lasciato di sasso molti e ha dato interesse a una tornata elettorale dal risultato quasi scontato.

E per provare a dare risposte su questa vicenda, un po’ strana e con molte ombre, dobbiamo partire da alcuni paletti, dai quali non si può prescindere. Scajola sarebbe stato un avversario difficile da sconfiggere perchè a  Imperia ha uno zoccolo elettorale duro e gode dell’appoggio incondizionato del tessuto economico.
Zarbano, sarebbe stato certamente un buon candidato ma con pochissime speranze di vittoria e, viste la recente sconfitta a Sestri Levante, per il partito di Giorgia Meloni una seconda debacle sarebbe stata difficile da digerire.

Infine, è anche vero che la situazione politica a Imperia è così chiara che  non serve essere statisti di prima fascia per capire che sconfiggere Scajola in casa sua, peraltro facendo traballare la maggioranza in Regione, sarebbe stato arduo.

Questi i punti fermi. Ora non resta che avanzare delle ipotesi

La prima è che Matteo Rosso, all’inizio, abbia avuto il placet di Roma per una candidatura di FdI e che abbia fatto il necessario per trovare il candidato più accreditato, Luciano Zarbano appunto, per sostenere un confronto francamente difficile, contro Claudio Scajola che ha la capacità di essere di destra ma con molti estimatori nell’area moderata del centro sinistra.

Perché francamente suonerebbe un po’ strano che il neo deputato Rosso si sia esposto così tanto a livello politico, da solo, andando incontro una sconfitta quasi certa che non avrebbe giovato alla sua carriera e avrebbe impedito a FdI di mettere pedine nell’amministrazione di una città così importante come Imperia.

Detto questo, bisogna cercare di capire perché La Russa si sia preso la briga di uscire a gamba tesa creando una situazione di imbarazzo al coordinatore regionale, nonché onorevole Rosso, senza che altri personaggi  di spicco di FdI si esponessero più di tanto. E Il pensiero va a Berrino, ad esempio, che a Ponente è un politico di rilievo, che in questa faccenda parrebbe non aver espresso pubblicamente un parere chiaro, rimanendo un po’ laterale.

A questo punto rimane da capire se tra il Presidente del Senato e Matteo Rosso i rapporti siano sempre stati idilliaci.Da quelle che sono le nostre informazioni parrebbe proprio di no.

Si potrebbe pensare, ma sono solo ipotesi, che a Roma abbiano confezionaro un bel trappolone per l’onorevole ligure che adesso dovrà ricucire, anzi rammendare, i rapporti sfilacciati con la coalizione di Scajola, rinunciando anche al simbolo.

A liquidare la decisione di La Russa come un intervento dall’alto su una questione locale, si corre il rischio di minimizzarne la portata politica, perché se FdI andrà a contare qualcosa nell’amministrazione di Imperia, questa giravolta non agevola la posizione di un coordinatore regionale che avrà bisogno dell’appoggio di molti per rimanere in sella. Ma le nostre sono solo ipotesi.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta