Pranzava e cenava a scrocco nei ristoranti di Firenze, lituana rimpatriata

Minacce con il coltello per non pagare. Per i ristoratori toscani era diventata un incubo

Firenze – Dopo aver pranzato e cenato nei ristoranti fiorentini si sarebbe rifiutata di pagare il conto. E non solo una volta. Per questo, avendo collezionato diverse denunce per insolvenza fraudolenta, una 50enne lituana è stata rimpatriata dalla polizia.
La donna è stata scortata da personale dell’Ufficio Immigrazione e della Polaria di Firenze – la Polizia di frontiera aerea – fino al suo Paese di origine dove è stata affidata agli agenti locali.

L’ultima denuncia risale alla sera del 2 aprile quando la lituana, dopo aver cenato in un ristorante in piazza della Signoria, si sarebbe rifiutata di saldare il conto. Il proprietario ha chiamato il 112 Nue. All’arrivo della volante, secondo quanto emerso, la 50enne avrebbe dato un nome falso agli agenti. Inoltre, durante la perquisizione, nello zaino sono stati trovati un martello, un coltello e una tenaglia oltre a diversi documenti, intestati e una terza persona e provento di furto.
Per la donna è scattata la denuncia per insolvenza fraudolenta, ricettazione, false attestazioni a pubblico ufficiale e porto d’oggetti atti ad offendere.

La 50enne avrebbe dichiarato più volte nome, nazionalità ed età false. In un’occasione si sarebbe spacciata per cittadina di un Paese che in Italia risulta essere esente da visto e consente di soggiornare nella Penisola per tre mesi senza alcuna formalità. Un’altra volta avrebbe minacciato con un coltello il ristoratore per non pagare il conto.
Gravitava, secondo quanto ricostruito, nell’area dell’aeroporto di Firenze dove avrebbe disturbato i passeggeri. Per questo, nel febbraio scorso, il prefetto di Firenze ha emesso un decreto di allontanamento per motivi di sicurezza pubblica con l’obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 10 giorni. Ma la donna non vi avrebbe ottemperato e ora il questore di Firenze, dopo aver ottenuto il documento di rientro in collaborazione con l’ambasciata lituana a Roma e il console onorario a Firenze, ne ha disposto l’esecuzione immediata.
Ieri la donna è stata rimpatriata con un volo per la Lituania.

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