Rinnovo del contratto per il personale degli asili nido, il consiglio viene sospeso

Brutta pagina, per il Consiglio comunale, poi in serata la proroga dei licenziamenti al 30 giugno

Genova – Futuro incerto per 50 lavoratori e lavoratrici delle materne e asili comunali. La protesta dei precari è iniziata fuori da Palazzo Tursi alle 14.00 ed è proseguita dagli spalti della Sala Rossa. Il tema è il contratto scaduto che il Comune non vuole rinnovare.

Il Presidente Carmelo Cassibba, visti i toni accesi, dopo aver tolto la parola a diversi consiglieri di opposizione decide di sospendere la seduta e convocare i capigruppo.

Comunicato congiunto della maggioranza

In una comunicato congiunto i gruppi di maggioranza hanno commentato: “Oggi, a causa del comportamento dei gruppi di minoranza non rispettosi delle regole durante la seduta del consiglio comunale, il presidente del consiglio è stato costretto a convocare una conferenza dei capigruppo sospendendo l’attività dell’aula. Tale riunione è stata disertata dai capigruppo della minoranza: ciò ha di fatto impedito il proseguimento dei lavori del consiglio comunale. Una condotta gravissima che non si è mai verificata nella storia del Comune di Genova. I consiglieri di minoranza hanno di fatto impedito all’organo rappresentativo della città, il consiglio comunale, di lavorare, violando il regolamento: un vero attentato alla democrazia.

Inoltre, è stato disatteso anche un accordo preso nella conferenza dei capigruppo che si è tenuta questa mattina dove si era stabilito di incontrare i lavoratori a fine seduta.
La mancata presenza dei capigruppo di minoranza alla riunione ha di fatto impedito il proseguimento della seduta lasciando i lavoratori senza una risposta in aula alla loro questione. Le risposte ai lavoratori verranno fornite dall’amministrazione in un successivo comunicato entro la serata.

Comunicato congiunto dell’opposizione

La risposta dell’opposizione: “Non ci sono altre parole che “vergogna”: quanto accaduto oggi in Sala Rossa è infatti la rappresentazione più chiara e clamorosa dell’incapacità politica e gestionale del sindaco Marco Bucci e della sua maggioranza di fronte ai veri problemi dei cittadini.

Di fronte alla protesta di insegnanti dei nidi e delle scuole materne comunali, in attesa di una risposta definitiva rispetto ai loro contratti in scadenza tra pochissimi giorni, i gruppi della minoranza progressista hanno chiesto, dopo aver discusso del problema posto dalle cittadine e dai cittadini, che venissero ascoltate le rappresentanze delle insegnanti e i sindacati.
A fronte delle legittime proteste dell’opposizione originate dal netto rifiuto della Giunta e del Presidente del Consiglio, quest’ultimo ha deciso di sospendere la seduta e convocare una conferenza dei Capigruppo alla quale i gruppi di minoranza hanno scelto di non partecipare perché non erano stati convocati anche i lavoratori.
A questo punto, mentre decine e decine di persone, in aula e all’esterno, chiedevano di poter avere le risposte tanto attese, si è arrivati al doppio paradosso: la Polizia Locale che bloccava l’entrata a Palazzo Tursi, la casa di tutti i genovesi, e la Digos chiamata a valutare eventuali problemi di sicurezza per ordinare uno sgombero delle persone presenti.
Dopo due ore e mezzo di blocco, con una mediazione che ha visto impegnate le diverse sigle sindacali presenti perché le delegazioni venissero ascoltate dopo aver liberato l’esterno della Sala Rossa, il Presidente Cassibba, riaprendo la seduta, ha dichiarato l’impossibilità di proseguire, chiudendo il consiglio comunale
Nello stesso momento, arrivava un ignobile comunicato stampa firmato dai gruppi di maggioranza, teso a dimostrare la responsabilità della minoranza nell’impossibilità di proseguire i lavori e, contemporaneamente, di dare una risposta alle cittadine e ai cittadini in attesa.
Respingiamo i modi, i toni e soprattutto il contenuto di questa nota: ad aver messo in discussione la democrazia è semplicemente e per l’ennesima volta il sindaco Bucci e le forze che lo sostengono.
Chiediamo al presidente Cassibba le dimissioni, perché non è accettabile una conduzione dei lavori così di parte e totalmente priva di rispetto del normale dialogo consiliare. Siamo convinti che solo con un intervento del Prefetto, a cui chiederemo un incontro in tempi brevissimi, si potrà ristabilire la correttezza del lavoro consiliare in Comune e il rispetto dei ruoli.
Restiamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nella difesa di ogni impegno che verrà assunto con le rappresentanze sindacali dal Sindaco Bucci e dal Vice Sindaco Piciocchi, consapevoli che la difesa dei servizi 0-6 dalla privatizzazione non si fermerà con questa giornata.

La decisione della Giunta e il commento dell’assessore Piciocchi

Prorogata al 30 giugno la scadenza dei 50 contratti di asili. Lo annuncia la giunta comunale al termine dell’incontro che si è svolto questa sera con i rappresentanti dei lavoratori. “Una decisione presa ben prima del Consiglio comunale di oggi e l’avrei comunicata in aula se mi avessero fatto parlare – spiega il vicesindaco Pietro Piciocchi al termine della riunione con i sindacati di questa sera – Il sistema degli asili genovesi rappresenta un’eccellenza e la nostra amministrazione negli ultimi ha impegnato sempre maggiori risorse per garantire un servizio di altissimo livello alle famiglie genovesi.

L’intero comparto scuola del Comune di Genova conta su 1.200 addetti di cui 1.100 con contratto a tempo indeterminato. Il problema dell’allungamento dei 50 contratti in questione era legato a un tetto di spesa stabilito dall’art 9 del decreto legge numero 78 del 2010: nonostante ciò è stata trovata una soluzione tecnica che consente l’allungamento. L’attuale programmazione del personale prevede l’assunzione di ulteriori 8 persone a tempo indeterminato. Siamo disposti con i sindacati ad aprire un confronto sulla pianta organica nel necessario rispetto dei vincoli di bilancio. Partiranno in questo senso dei nuovi tavoli di lavoro con i sindacati. Per quanto riguarda i 50 lavoratori in questione, voglio ribadire che non è mai stata messa a rischio la continuità lavorativa e il percorso scolastico dei bambini. Pertanto, respingiamo categoricamente le accuse di mancato impegno della nostra amministrazione nei confronti della scuola come dimostrano le tante risorse investite in questi anni”.

 

Dal min 1 a 3,20 Filippo Bruzzone

Dal min 3,36 a 4,25 Cristina Lodi

dal min 4,45 a 8,30 Simohamed Kabour

dal min 8,48 a 11,36 Cristina Lodi

dal min 11,15 a 15,35 Tiziana Notarnicola

dal min 15,42 a 16,18 Cristina Lodi

dal min 16,25 a 18,42 Lorenzo Pasi

dal 18,45 a 22,03 Fabio Ceraudo

dal 22,14 a 25,06 Ariel Dello Strologo

dal min 25,17 a 28,38 Filippo Bruzzone

dal min 28,55 a 30,16 Simone D’Angelo

dal min 31,13 a 32,13 Fabio Ceraudo

dal min 32,30 a 32,58 Simohamed Kabour

dal min 33,14 a 34,20 Cristina Lodi

dal min 34,50 a 34,41 Tiziana Notarnicola

 

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta