Comune di Genova: bilancio approvato. Nel discorso di chiusura di Marco Bucci toni trionfalistici e qualche caduta di stile

“…Se aumenta il PIL in città, cioè se aumentano le entrate dei cittadini è ovvio che aumentano le tasse, ma non la percentuale delle tasse, quindi il fatto che aumentino è una buona notizia… signori sveglia cerchiamo di capirle ste cose”

Bilancio previsionale per gli anni 2023 – 2025 approvato, con 22 voti favorevoli (Vince Genova, Liguria al Centro, Genova Domani, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Liguria), 15 contrari (Genova Civica, Movimento 5 Stelle, Lista Rosso Verde, Partito Democratico) e 1 astenuto (Uniti per la Costituzione).

Ma questo era un dato assodato. Genova, secondo molti e secondo il Sindaco Marco Bucci, è una città che sta funzionando bene, meglio della gestione di Marco Doria, con popolazione in crescita e commercio ben bilanciato, dove la grande distribuzione si fa concorrenza senza fare danni al commercio di vicinato. Le partecipate hanno i conti in regola e la cultura rappresenta un polo d’eccellenza.

Sulla grande distribuzione e la relativa distruzione del tessuto commerciale genovese le responsabilità politiche sono molte e di colori differenti. Dopo l’egemonia Coop e quella di Basko, marchio genovese leader, Esselunga è arrivata a bilanciare l’assetto politico del commercio. Il Sindaco nel suo discorso di chiusura ha puntato il dito “contro” lo strapotere dell’e commerce ma in maniera poco convincente, scordando che gli acquisti on line sono maggiormente concentrati sui prodotti no-food.

La crescita demografica non è di per sé un fatto positivo

Il mantra sulla crescita della popolazione resiste, come se un grande numero di cittadini fosse un fatto positivo. In realtà è il reddito pro capite che fa la differenza. Meglio avere una città con pochi abitanti ma tutti benestanti, piuttosto che una città con molti abitanti che hanno un reddito basso. Ma probabilmente Bucci è rimasto un po’ ancorato ai principi demografici degli ‘anni 80 che vedevano un aspetto positivo e di crescita economica nell’aumento demografico. Aspetto confutato in un paper del 2018 di Federico Barbiellini Amidei, Matteo Gomellini e Paolo Piselli che esamina il contributo della demografia alla crescita economica confrontando l’Italia del passato, quella di oggi e quella che vivremo in futuro.

Attraverso una scomposizione contabile della crescita del PIL e del PIL pro capite gli autori dimostrano come le modifiche nella struttura per età della popolazione abbiano prodotto nel passato più lontano un demographic dividend positivo. Al contrario, negli ultimi venticinque anni e con ogni probabilità nel futuro, la demografia ha dato e darà un contributo diretto sensibilmente negativo alla crescita economica. I flussi migratori previsti limiteranno l’ampiezza di tale contributo negativo, ma non saranno in grado di invertirne il segno.

Il bilancio preventivo

Per entrare nel dettaglio, nel bilancio sono previsti oltre 650 milioni di euro in nuovi investimenti di opere pubbliche – tra cui 40 milioni per l’edilizia scolastica e 30 di messa in sicurezza del territorio – che si aggiungono a quasi 1 miliardo e mezzo di interventi già in programmazione ed attualmente in corso di progettazione e realizzazione.

Il bilancio sostiene operazioni di rigenerazione urbana della nostra città che riguardano, in particolare, il centro storico, il waterfront di levante, il quartiere di Sampierdarena, le zone del ponente come Pra’ Palmaro, nonché opere come la nuova passeggiata a mare di Voltri, la riqualificazione dello Stadio Carlini, la valorizzazione del sistema dei forti e della sentieristica cittadina, le nuove infrastrutture di mobilità.

Le manutenzioni potranno contare  230 milioni di euro preventivati, tra manutenzioni diffuse sul territorio e interventi puntuali.

Le società che fanno parte del bilancio consolidato del Comune di Genova sono tutte in ordine ed in equilibrio di bilancio, nonostante la difficilissima stagione della pandemia e gli aumenti die costi energetici.

Le dichiarazione del Vicesindaco Pietro Piciocchi

“Anche quest’anno il Comune di Genova è tra le poche città italiane che arriva puntuale alla scadenza del bilancio preventivo – dichiara il vicesindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi – e di questo sento anzitutto il dovere di ringraziare i nostri uffici per lo straordinario lavoro che hanno svolto. In questo bilancio osserviamo la città del futuro con un volume di investimenti in opere pubbliche che non ha precedenti e che è destinato a cambiare il volto di Genova nella direzione di una maggiore vivibilità, di una più elevata sostenibilità, di una maggiore diffusione e cura del verde cittadino, di un netto miglioramento dell’impiantistica sportiva e degli spazi di socialità. Mi piace anche ricordare – conclude Piciocchi – gli sforzi enormi per la riduzione e il contenimento del debito, per il mantenimento dei tempi di pagamento ai fornitori che risulta sotto i 20 giorni, per la lotta all’evasione fiscale, tutti parametri il bilancio del Comune di Genova è considerato virtuoso anche allo sguardo attento del Ministero delle finanze e degli uffici della Ragioneria dello Stato”.

La replica di Filippo Bruzzone al Sindaco Bucci

 

 

 

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