Covid, CUB Pubblico impiego: “Il Ministro della Sanità reintegri i sanitari ancora sospesi”

La responsabile per i mercati internazionali di Pfizer, Janine Small, ha dovuto ammettere che l’azienda farmaceutica non ha mai testato il vaccino per capire se fosse in grado di prevenire la trasmissione del virus

Cambio di Governo e nuova posizione per quanto riguarda il Covid, le vaccinazioni e tutto quello che è successo in un paio di anni di pandemia.

Occorrerà fare chiarezza

E dal discorso di Giorgia Meloni, 30 minuti serrati in Parlamento per richiedere la fiducia, si è capito benissimo che “l’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello.
L’informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione, in tutti gli ambiti. E l’ascolto dei medici sul campo è più prezioso delle linee guida scritte da qualche burocrate, quando si ha a che fare con pazienti in carne ed ossa. E se si chiede responsabilità ai cittadini, i primi a dimostrarla devono essere coloro che la chiedono”. Occorrerà fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica. Lo si deve a chi ha perso la vita e a chi non si è risparmiato nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori”.

CUB chiede il reintegro dei lavoratori della sanità

Stamattina il sindacato CUB Pubblico Impiego ha inviato una nota dove chiede al “neo eletto Ministro della Sanità e del nuovo Governo intraprendere un deciso cambio di passo nella elaborazione delle politiche sanitarie e in particolare nella gestione della COVID-19 revocando tutte le norme che hanno violato diritti fondamentali dei lavoratori e limitato le libertà individuali.

Il sindacato chiede che sia immediatamente abrogato il DL 44/21 (e sue successive modifiche) e di tutte le norme da esso derivate e/o di esso attuative che, nonostante la fine dello stato di emergenza, ancora discriminano e danneggiano irragionevolmente e ingiustamente decine di migliaia di cittadini, in particolare sanitari e amministrativi del comparto sanità, negando loro il diritto al lavoro (art. 1, 4, 35 Cost.) e al sostentamento economico, proprio e della propria famiglia (art. 36 Cost.). Si chiede il reintegro immediato dei sanitari ancora sospesi dal lavoro e la revoca di tutte le sanzioni amministrative irrogate a seguito delle norme illiberali di cui sopra.
Si chiede altresì di revocare la normativa e i relativi protocolli che limitano gli accessi ai familiari dei pazienti ricoverati negli ospedali e degli ospiti delle RSA.

A Pfizer non è stato richiesto di testare che il farmaco fosse efficace contro la trasmissibilità

Questo anche alla luce delle dichiarazioni della responsabile per i mercati internazionali di Pfizer, Janine Small, ha dovuto ammettere che l’azienda farmaceutica non ha mai testato il vaccino per capire se fosse in grado di prevenire la trasmissione del virus.

Per ottenere l’approvazione di emergenza, le aziende dovevano dimostrare che i vaccini erano sicuri e impedivano alle persone vaccinate di ammalarsi. Non dovevano, però, dimostrare che il vaccino avrebbe anche impedito alle persone di diffondere il virus ad altri. Una volta che i vaccini sono stati sul mercato, ricercatori indipendenti in più paesi hanno studiato le persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech e hanno dimostrato che la vaccinazione riduceva la trasmissione delle varianti circolanti in quel momento.

Poiché questi risultati sulla trasmissione stavano emergendo all’inizio del 2021, le autorità sanitarie nazionali in molti paesi hanno implementato o proposto regolamenti in stile vaccino-passaporto (green pass) che hanno suscitato il dibattito in corso sulla base etica e legale delle regole.

L’eurodeputato olandese Rob Roos

Nel video condiviso da Roos, l’eurodeputato afferma che il primo Ministro e il Ministro della Salute olandese avevano  dichiarato che:  “Se non ti vaccini, sei asociale” e che “non ti vaccini solo per te stesso, ma anche per gli altri”.

“Oggi, questa si rivela una completa sciocchezza. In un’audizione COVID al Parlamento europeo, uno dei dirigenti della Pfizer mi ha appena ammesso: al momento dell’introduzione, il vaccino non era mai stato testato per fermare la trasmissione del virus. Ciò rimuove l’intera base giuridica per il passaporto COVID”.

Nel video, Roos introduce quindi la clip della testimonianza che mostra se stesso che chiede a una persona identificata come J. Small di Pfizer una risposta “chiara” sì o no alla domanda: “Il vaccino Pfizer COVID è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima è entrato nel mercato?”

Small risponde “No” e spiega: “Dobbiamo davvero muoverci alla velocità della scienza per capire cosa sta succedendo sul mercato”.

I documenti e i video sono reperibili nella pagina del Centro multimediale del Parlamento europeo

Il Centro multimediale del Parlamento europeo rende disponibile online una raccolta più lunga di estratti dell’audizione completa. L’udienza è stata identificata come avvenuta il 10 ottobre 2022 e includeva la testimonianza di “Janine Small, President of Developed Markets, Pfizer”.

L’obiettivo dell’audizione era la trasparenza dei negoziati tra Pfizer e l’Unione Europea sugli ordini di acquisto anticipato per 200 milioni di dosi di vaccino che erano state effettuate prima che il vaccino ottenesse l’approvazione normativa, secondo quanto riportato da Reuters.

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