Sciopero AMT, ORSA: “La sicurezza del personale che opera nel comparto del trasporto pubblico deve essere una priorità a livello nazionale”

“Si va a lavorare con la paura di chi sa di essere soli ad affrontare i mille imprevisti e le inevitabili conseguenze, senza alcuna protezione se non quella di usare il buon senso”

Genova –  La segreteria nazionale di OR.S.A. TRASPORTI ha proclamato 8 ore di sciopero a fronte delle continue aggressioni che ogni giorno in tutto il Paese da Nord a Sud il personale front/line (conducenti, controllori, verificatori titoli di viaggio, personale viaggiante, capi stazione, addetti di stazione, marinai, etc.) si trova a dover affrontare e vivere.

Spiega una nota della segreteria nazionale: “Si va a lavorare con la paura di chi sa di essere da sola/o ad affrontare i mille imprevisti e le inevitabili conseguenze, senza alcuna protezione se non quella di usare il buon senso per tutelare la propria incolumità per tornare a casa sani e salvi”.

Alcuni esempi: il 18 giugno a Bari presso il Capolinea Amtab l’autista è stato preso a morsi e a calci; il 24 giugno a Milano nella linea 3 Metro Atm S.DONATO l’addetto di stazione è stato preso a calci e pugni da 4 teppisti, stessa situazione subita da un’autista di Trieste sulla linea C Trieste Tasporti. Il 5 settembre a Verona sulla linea 121 Atv l’autista è stato colpito al volto riportando la rottura del setto nasale.

Conclude la nota: “A livello nazionale va elaborato un progetto serio, investendo sulla sicurezza che oggi drammaticamente manca, garantendo subito un intervento come ad esempio l’aumento dei presidi a tutela di tutti i lavoratori del trasporto pubblico su ferro e su gomma”.

Aggiunge Alex Bianchi, membro della Segreteria Nazionale ORSA Trasporti Autoferro TPL e Segretario Amministrativo ORSA TPL Genova: “Ho portato sul tavolo nazionale quello che abbiamo ottenuto nell’ambito della sicurezza per Genova e Provincia in questi 8 anni di attività sindacale, che per noi è stata sempre una priorità. Lo dimostrano i fatti come ad esempio l’attuazione delle nostre richieste:  la chiusura del posto di guida per rendere più sicuro il personale, le  telecamere a bordo dei mezzi a ciclo continuo  e il pulsante di emergenza attivabile dagli operatori.  Noi di OR.S.A. abbiamo rispetto verso l’utilizzo degli strumenti che i sindacati possono mettere in atto per garantire equità e sicurezza e lo sciopero nazionale è un atto dovuto perché il territorio nazionale ha bisogno di un modello da perseguire con ricaduta positiva su tutto il territorio”.

Dal 2017 OR.S.A. Trasporti, è attiva nella Commissione di Garanzia e oggi rileva  nuovamente lo stallo Istituzionale che non si è ancora sbloccato. Alex Bianchi ha presentato oggi in sede nazionale ulteriori richieste derivanti dalle iniziative genovesi che potranno ricadere anche sul territorio nazionale.  Spiega Bianchi: “Dal 2019 richiediamo come sindacato l’attivazione di un tavolo istituzionale alla presenza del Ministero degli Interni e il Ministero dei Trasporti per giungere alla rivisitazione e modifica del D.P.R. 753/80 affinché determinate norme siamo rispondenti all’attuale situazione che sta peggiorando in modo esponenziale.  Inoltre serve la definizione di pubblico ufficiale per tutti i soggetti che operano sui mezzi di trasporto e l’individuazione di un numero unico che garantisca il pronto intervento delle forze dell’ordine”.

Prosegue Bianchi: “Chiederemo di nuovo la costituzione di un Osservatorio Nazionale, presenti i Ministeri  competenti, le Associazioni  Datoriali Industriali dei trasporti e le OO.SS. del settore affinché si definiscano gli interventi di carattere strutturale e gli strumenti per metterli in atto dando valore alle decisioni assunte e garantendo che queste vengano fatte proprie dalle Imprese associate. Infine a livello nazionale mai come adesso è diventato fondamentale una reale interlocuzione con le Aziende rendendo sistemica una verifica congiunta delle azioni messe in atto e di quelle ulteriormente necessario. Da Genova ho portato la nostra richiesta sull’implementazione dei sistemi di sicurezza sui nuovi mezzi e il loro utilizzo per le ore notturne, la richiesta di aumento dei mezzi per ampliare la richiesta degli utenti nell’utilizzo del servizio serale e la richiesta di fornire al personale operante sui mezzi di un sistema di protezione, dalla body cam allo spray al peperoncino con getto mirato. Inoltre stiamo già predisponendo dei corsi di gestione del conflitto e difesa personale per tutti i lavoratori e le lavoratrici di AMT Genova”.

La modalità dello sciopero in programma per il 16 settembre per Genova e provincia sarà così strutturato:

Servizio urbano per tutto il personale operante su turni: dalle 09.30 alle 17.00 , tutto il personale operante su turno intermedio e la seconda parte del turno.

Ferrovia Genova/Casella – Genova per tutto il personale operante su turni: dalle 09.30 alle 17.30, tutto il personale operante su turno intermedio: la seconda parte del turno.

Servizio extraurbano – Genova per tutto il personale operante su turni: dalle 09.00 alle 17.00 Personale addetto alle biglietterie: dalle 09.00 alle 16.30 e tutto il personale operante su turno intermedio: le ultime 4 ore del turno.

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