Amministrative 2022, Bucci: i veri progressisti siamo noi

Il Sindaco uscente ha poi sottolineato che inserirà nel suo programma alcune novità sul Trasporto pubblico locale prese dalle proposte di Ge9Si

Genova – “Spirito civico e approccio civico sono importanti per lavorare tutti insieme per la città, come veri progressisti. Quando sento usare questo termine da quelli che sono ideologici mi sembra sciupato”.
La critica di Bucci al campo progressista arriva stamattina, nel corso della presentazione alla stampa di Paola Pozzo, la candidata del movimento di Arcangelo Merella (Ge9Si) iscritta nella lista Genova Domani.
“Progressista dovrebbe essere chi lavora per il progresso”, esordisce il Sindaco uscente.
Una manciata di secondi per spiegare al suo avversario che “non ho visto idee concrete sul programma che hanno scritto gli altri”. E anche per far sapere che “le idee concrete sono qui”. Ad esempio la gratuità permanente sul Tpl, il trasporto pubblico locale.
Cavallo di battaglia di Ge9Si, Bucci lo fa suo ratificando in un gioco di parole il sodalizio con il movimento di Merella: “Tutto ciò che è stato fatto in questi cinque anni è stato apprezzato dai genovesi, compresa la formazione civica di Arcangelo Merella”. Sorride, e poi tira le somme sull’esperimento di Amt che terminerà il 31 luglio, il primo del genere in una grande città italiana, che ha riguardato metrò, ascensori, funicolari e cremagliera: “Abbiamo cominciato con la gratuità dei verticali e della metropolitana nelle ore morbide – ricorda -, e ha funzionato benissimo perché in certe fasce orarie il traffico è aumentato del 50% , il che vuol dire che abbiamo levato le automobili dalle strade”.
Perfetto. Anche per la CO2 . Ma per mettere in atto la gratuità permanete servono tanti soldi.
“Teniamo presente – sottolinea Bucci – che ci sono già 120 milioni in totale che vengono dati direttamente al trasporto pubblico locale, prendendoli dalle nostre tasse”. E poi, e qui entra in gioco l’idea di Merella, ci sono oltre 5 miliardi di euro di Iva che il porto versa direttamente a Roma, possibile che 100 milioni non possano restare a Genova come compensazione delle servitù portuali?
Certo la contrattazione non sarebbe semplice e servirebbe una norma nazionale ma, conclude Bucci: “Basterebbero 65 milioni per dare il trasporto pubblico gratuito a tutti i cittadini genovesi. Questo sì che è progresso”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.