Allarme per Toshiba, i sindacati: “Vuol fare harakiri del suo stabilimento genovese”

Dopo un G20 dai toni arrembanti, poi c’è la realtà

Genova – Allarme della RSU e di Fiom per la Toshiba TD, l’erede di Ansaldo Trasmissione & Distribuzione, storico pezzo dell’industria genovese che oggi occupa 56 lavoratori tra gli uffici di Sampierdarena e la fabbrica di Trasta.
Nonostante il glorioso passato di questo spezzone industriale, le prospettive della sede genovese oggi appaiono particolarmente preoccupanti.

Carichi di lavoro ai minimi

I carichi di lavoro sono ridotti ai minimi termini, accompagnati dalla incomprensibile reticenza ad acquisire nuovo ordini e alla fuoriuscita di personale altamente qualificato, mai rimpiazzato. Tutti elementi che preoccupano seriamente la Fiom.

La commercializzazione del core business dell’unità genovese di Toshiba, che si divide tra Sotto Stazioni e Sistemi di Trasmissioni in Corrente Continua (HVDC) è stato frenato in questi mesi dalla sede giapponese per timore di acquisire progetti per un non meglio precisato “rischio di esposizione economica” non sopportabile dal piano industriale che la Corporation stessa avrebbe previsto per Toshiba TD.

Tutto questo avviene a fronte di una sostanziale assenza di confronto con i rappresentanti di lavoratori. In un periodo storico dove tutti parlano di “elettrificazione” appare incomprensibile come un player di questo settore non investa nel mercato italiano, lasciando invece languire il sito avviandolo ad una lenta agonia.

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