Milano: confiscati beni per oltre un milione di euro a capo ultras del Milan

Milano – Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito i provvedimenti di confisca dei beni e sorveglianza speciale nei confronti di Luca Lucci, capo ultras del Milan e leader del gruppo “Curva Sud”, già con precedenti penali per stupefacenti e reati contro la persona.
La confisca e  l’obbligo alla sorveglianza speciale, eseguite stamane dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, seguono il sequestro dei beni avvenuto il 24 giugno 2019.

I beni confiscati

I beni sequestrati sono  una villetta di due piani sita a Scanzorosciate (BG), un’automobile  “Audi Q5”, 10 orologi  “Rolex”, i saldi di tre conti correnti bancari, e infine l’esercizio pubblico denominato “Clan 1899” sito a Sesto San Giovanni (MI), luogo storico di raduno degli ultras del Milan, già oggetto di indagini in passato per reati di droga.  Il valore totale del sequestro è di 1,2 milioni di euro.

Le misure di prevenzione sono state applicate in considerazione della pericolosità del soggetto, che nel corso degli anni ha preso parte a episodi violenti legati al mondo delle tifoserie, stringendo legami con soggetti coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti gestito dalla criminalità organizzata.

L’omicidio di Maria Spinella

Già dall’inizio degli anni 2000, appena maggiorenne risultò implicato nell’omicidio di un avvocato consumatosi nel 2006 nonché elemento della “filiera” del traffico di stupefacenti, legata al mondo degli Ultras.
Fu il leader indiscusso della curva milanista, a fornire l’’auto usata da Luigi Cicalese per ammazzare l’avvocata Maria Spinella. Il 31 ottobre 2006, sulla Clio nera di Luca Lucci, Cicalese appostato sotto l’abitazione di Maria Spinella colpì a morte la giovane avvocata. E con la stessa auto fuggì a Courmayeur dopo il delitto. A passargli l’’auto di Lucci fu Daniele Cataldo, rapinatore e spacciatore, amico d’’infanzia del capo ultrà.

Le amicizie di Luca Lucci

Negli anni successivi diverse indagini hanno ricostruito i legami personali dello stesso con importanti pregiudicati, come  Giancarlo Lombardi, detto Sandokan e Daniele Cataldo, plutipregiudicato per reati legati alla droga.
Il capo ultras è stato condannato anche per gravi reati contro la persona, ed in particolare per le lesioni gravissime corso del derby calcistico Milan-Inter del 15.02.2009.

Più di recente, nel maggio del 2018, Lucci finì in manette, con l’accusa di  compravendita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente,  presso i locali del Clan di Sesto San Giovanni, sequestrato nell’operazione odierna.