Tensioni in Kosovo, Kurti: “De-escalation vuol dire liberare i poliziotti serbi rapiti dai serbi”

Petar Petkovic, capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo: “I tre poliziotti sono stati arrestati in territorio serbo e non rapiti in territorio del Kosovo”

Pristina – Il premier kosovaro Albin Kurti si è detto pronto a recarsi a Bruxelles alla nuova sessione del dialogo con Belgrado convocata dalla Ue, per sottolineare, davanti all’Europa, che la de-escalation della situazione nel nord del Kosovo vuol dire il rilascio immediato dei tre poliziotti kosovari rapiti dai serbi, e la condanna dell’aggressione delle forze di Belgrado.

Rapiti da 15 militari delle forze di sicurezza serba

“Sì, sono pronto e interessato a recarmi al prossimo incontro a Bruxelles per presentare in dettaglio tutti i dati in nostro possesso, e per dire chiaramente che la de-escalation che tutti chiedono significa l’immediata liberazione dei tre poliziotti, e la punizione dell’aggressione serba in Kosovo”, ha detto Kurti in una conferenza stampa oggi a Pristina insieme alla ministra degli esteri kosovara Donika Gervalla. A suo dire, i tre agenti erano seduti per mangiare a un tavolo improvvisato in territorio kosovaro, quando 15 elementi delle forze di sicurezza serba li hanno circondati e sequestrati.

“La Serbia ha compiuto un’aggressione il 14 giugno”, ha aggiunto Kurti secondo il quale i tre poliziotti erano in servizio lungo uno dei 15 itinerari chiusi a causa delle attività di contrabbando. Si è trattato, ha precisato, di una rappresaglia per l’arresto dei criminali serbi. Un rappresentante di Pristina dell’Ufficio di collegamento in Serbia, ha spiegato il premier, ha fatto visita ai tre agenti detenuti in Serbia. E sulle restrizioni imposte alle frontiere, Kurti ha detto che non si tratta di divieti e sanzioni economiche, ma di misure dirette ad accrescere la sicurezza della popolazione del Kosovo.

Bloccate le merci dalla Serbia

Pristina ha vietato l’ingresso in Kosovo di camion che trasportano merci serbe o che hanno la targa serba. Si sono formate lunghe file di automezzi, con i camionisti che cominciano a protestare per la merce deperibile che hanno a bordo. Secondo la ministra Gervalla, i tre agenti hanno detto di non essere maltrattati ma di ricevere scarso cibo. “Sono sistemati in spazi separati e non hanno contatti tra loro, non hanno la tv. Uno di loro si è lamentato per non avere a sufficiente disposizione i farmaci di cui ha bisogno”, ha affermato la ministra degli Esteri.

Petkovic: “Le condizioni dei poliziotti kosovari sono ottime”

Affermazioni quelle di Kurti e Gervalla subito smentite seccamente da Petar Petkovic, capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo. I tre agenti kosovari – ha detto – sono stati arrestati in territorio serbo e non rapiti in territorio del Kosovo, e le loro condizioni di detenzione sono ottime, a differenza dei serbi arrestati dalla polizia kosovara, che a suo dire vengono maltrattati e brutalmente picchiati.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *