DIA: sequestrati beni in Grecia e Bulgaria per oltre 2 milioni di euro ad un imprenditore contiguo alla criminalità organizzata tarantina

Imprenditore già condannato per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazioni in materia di armi e munizioni

Lecce – La Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha notificato un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Lecce nei confronti di un imprenditore tarantino operante nel settore del commercio all’ingrosso di mitili.

Questi, già condannato per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazioni in materia di armi e munizioni, era stato colpito, nel 2019, da una misura di prevenzione patrimoniale avanzata dalla DIA e conclusasi con la confisca di beni per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.

Le ulteriori indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica hanno consentito di disvelare l’esistenza di altri investimenti operati dal proposto e, pertanto, di generare una nuova misura di prevenzione in ottemperanza al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1805/2018 concernente la cooperazione giudiziaria in materia penale nell’Unione Europea. Il provvedimento ha riguardato 2 società attive, rispettivamente, in territorio greco (nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari) e bulgaro (nel settore dei trasporti internazionali) ed altri beni lì ubicati per un valore di oltre 2 milioni di euro.

 

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