‘Ndrangheta, ancora arresti in Calabria contro le cosche vibonesi e di Rosarno

Operazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza coordinate dal Procuratore Nicola Gratteri e dalla DDA di Reggio diretta da Giovanni Bombardieri

L’operazione anti ‘Ndrangheta scattata stamane nel vibonese e ancora in corso, denominata dagli inquirenti “Maestrale-Carthago”, ha finora portato a 61 fermi su 167 indagati. Il blitz è coordinato dalla Dda di Catanzaro tramite una imponente disposizione di uomini, circa 500 tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, sia in Calabria che in altre città d’Italia. Obiettivo della procura diretta da Nicola Gratteri le cosche operanti nel Vibonese. Nell’elenco dei destinatari di provvedimento figurano anche numerosi professionisti.

A Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, i Finanzieri stanno dando esecuzione ad un provvedimento di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in circa 400 mila euro – riconducibili ad un commercialista di Rosarno in rapporto con la ‘ndrangheta. La figura criminale del professionista era emersa nell’ambito dell’operazione denominata “Pecunia Olet” nei confronti della cosca “Pesce” di Rosarno.

In particolare, l’attività investigativa ha consentito di scoprire un vero e proprio accordo che avrebbe consentito alla cosca di gestire, in condizione di monopolio, i remunerativi settori dell’indotto della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. Il commercialista avrebbe curato gli aspetti tecnici, mettendo a disposizione dell’organizzazione criminale le proprie competenze in materia contabile, societaria e fiscale, col duplice fine di favorirne gli interessi economici e, nel contempo, evitare che i patrimoni imprenditoriali fossero aggrediti da iniziative giudiziarie.

Il sequestro

Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di 2 fabbricati, 2 terreni, 3 autovetture, denaro contante per circa 40.000 euro nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in 400 mila euro.

 

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *