Emilia in ginocchio

Dopo 48 ore di pioggia ininterrotta, parte della città di Faenza è sott’acqua. È arrivato anche l’esercito a gestire l’emergenza

Bologna – Due morti. Un anziano di 80 anni uscito di casa in bicicletta a Castel Bolognese, nel Ravennate, nonostante la strada fosse già transennata, travolto dalla piena del Senio esondato, e un 78enne di Fontanelice, nel Bolognese, morto nel crollo della sua casa in cui viveva da solo, causata da una frana. La persona che si temeva fosse con lui, e che risultava dispersa, in realtà si trovava altrove.

E ancora, esondazioni di fiumi, allagamenti, argini rotti, evacuazioni, tratte ferroviarie interrotte così come numerose strade sull’Appennino: 5.000 le persone a rischio evacuazione nella zona del ponte di Mezzano – frazione di Ravenna – sul Lamone, dove è arrivato anche l’esercito a gestire l’emergenza.
Tra il Faentino e le altre zone della provincia sono almeno 300 gli evacuati.
Parte della città di Faenza è sott’acqua e molte persone sono rimaste bloccate ai piani alti delle case dopo l’esondazione del Sillaro. Centinaia le persone che dormiranno al PalaCattani allestito per la notte.
Nel forlivese, una frana ha travolto e distrutto un’abitazione a Porcentico, frazione di Predappio. I due abitanti per fortuna sono riusciti ad allontanarsi in tempo.
Infine Bologna: anche nel capoluogo cantine e negozi allagati causa un’altra piena del torrente Ravone in via Saffi, con problemi alla circolazione e disagi in una parte della città.

L’Emilia Romagna è in ginocchio dopo 48 ore di pioggia ininterrotta, anche se il maltempo in queste ore sembra dare una tregua, nonostante domani sia ancora allerta rossa.

Nella fascia pedecollinare, la pioggia caduta al suolo ha toccato in varie stazioni oltre 200 millimetri, superando i livelli di allarme e i massimi storici mai registrati. Il fiume Senio e il Lamone hanno fatto registrare in alcune sezioni livelli al colmo, prossimi al massimo misurabile dagli strumenti esistenti.

“Grazie al Presidente Mattarella per vicinanza e solidarietà, al Premier Giorgia Meloni per sostegno e supporto, ai miei colleghi presidenti di regione e alle loro protezioni civili per aiuti e rinforzi. Noi, come sempre, ci rialzeremo, insieme a sindaci e popolazioni colpite”: così su Twitter il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
“Siamo al lavoro per arginare una situazione che non ha precedenti storici – spiega Bonaccini, che oggi ha annullato gli impegni per coordinare l’emergenza -. Da oltre un secolo non cadeva così tanta acqua in 48 ore”.
La Regione è già al lavoro per chiedere l’emergenza nazionale. Per il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, arrivato a Rimini all’inaugurazione del Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta, i cambiamenti climatici sono un “problema oggettivo”. “Do la mia solidarietà alle tante famiglie e imprese colpite dall’alluvione. Oggi pomeriggio, a nome del Governo, saremo in un’azienda colpita. Insieme a Curcio e al ministro  per la Protezione civile Musumeci ci stiamo occupando di questo tema”.

Le zone più colpite sono il Bolognese e il Ravennate.
“Si sono verificati episodi molto gravi lungo il corso del Lamone che hanno coinvolto Faenza e Bagnacavallo – spiega il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale -. Tutt’ora sono in corso le operazioni di soccorso a tante persone che si trovano in situazioni di pericolo. Ci troviamo in un punto molto sensibile con una forte presenza di agglomerato urbano: sia Mezzano che Glorie sono affacciate sul ponte, quindi è fondamentale prestare la massima attenzione. Come Comune di Ravenna abbiamo anche predisposto eventuali soluzioni che si dovessero rendere necessarie per mettere in sicurezza le persone. Si stanno comunque depositando dei sacchi di sabbia per proteggere gli abitati”.

“Sembra che il livello del fiume stia scendendo e che il pericolo forte sia scongiurato”, ha detto il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa in sopralluogo in mattinata a Mezzano – frazione di Ravenna – con il sindaco De Pascale. Nel Ravennate, spiega il prefetto “la situazione è abbastanza critica: abbiamo frane, esondazioni, allagamenti, però abbiamo subito messo in salvo le persone”.

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