Un Sacco bello

Un semplice pesce d’aprile che però, in questi tempi di mirabolanti promesse, potrebbe sembrare verosimile

Il vecchio cruccio tutto giornalistico del pesce d’aprile. Con una notizia bufala degna della prima pagina, tutta da smascherare. Negli anni al Corriere Mercantile eravamo diventati bravini. E bravo, perciò a Matteo Sacco con il suo Nerviese, che io non stenterei a definire un fuoriclasse, anzi un fuoriSacco, come si usava per gli articoli destinati a chiudere le pagine importanti nel periodo del giornalismo che fu. Quello che io nel secolo scorso ho praticato. Spiaze, però che il nostro autorevole sindaco-imperatore-commissario nonché il suo capoufficio stampa Homebeautiful non abbiano voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Dopo il nuovo porticciolo e la piscina vuota e il supermercato nell’area Campostano con tanto di parcheggio sotterraneo, la passeggiata venduta ad un magnate americano (siamo poi sicuri che non si tratti di un oligarca russo?) sarebbe il giusto coronamento del “sooonio” (pronunciato rigorosamente alla Briatore) del nostro sindaco che vede la nostra città con la vocazione di un sobborgo di una metropoli qualsiasi, meglio se ammerecana. La vendita della passeggiata o di qualunque altro monumento, viene da gag lontane del cinema e non… Totò e Peppino cercavano di vendere la fontana di Trevi a un turista americano…
E poi il nostro vate Bucci potrebbe finalmente avere un’altra passeggiata a disposizione e di cui vantarsi per centinaia e centinaia di peripatetici pronti a farsi condurre per fantasticare sulla passeggiata di domani. Sempre che il fantastico Toti da Campo Ligure non lanci la stampella esclamando “Che l’inse”, come un Balilla qualsiasi. Entusiasmando il presidente del Senato e seconda carica dello stato Ignazio Benito Larussa, che non è un’insalata e nemmeno soffre di apnee notturne. Espliciterebbe soltanto una volta di più qualche lontana nostalgia dei vent’anni, forse i suoi. anzi del ventennio. Però Toti è Toti, per di piùin vena, in questo periodo, di sbugiardare il Bucci sempre pronto a svelare mirabolanti progetti come se raccontasse una favola ai suoi figlioli/sudditi. Insomma chissà se Genova, prossima o futura provincia di Miami sia una cosa vera oppure solo un mirabile pesce d’aprile. In qualunque modo vada a finire io da giornalista pongo una domanda. Ma anche nel 2024 con tanto di lavori in corso noi nerviesi avremo l’immensa fortuna di dover ospitare nei parchi tutte le Euroflore a venire? Sempre che i suddetti parchi, dopo l’alienazione dell’Anita Garibaldi non vengano venduti a un petroliere texano pronto a trivellarli.
Comunque io azzardo un buon primo aprile a tutti

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