Madrid: ancora manifestazioni a difesa della sanità pubblica e contro la gestione Ayuso

Il PP (Partido Popular) che la Ayuso rappresenta viene accusato di avere come obiettivo principale di favorire il settore privato a scapito della sanità pubblica

Madrid – Un’altra imponente manifestazione a Madrid a favore della Sanità pubblica che ha coinvolto  migliaia di cittadini che hanno sfilato per le vie principali della capitale. Dall’inizio del 2023 sono già tre volte che i madrileni scendono in piazza contro la gestione della sanità pubblica della presidente della Comunità di Madrid, Isabel Dìaz Ayuso la quale, nonostante l’accordo firmato pochi giorni fa con i medici di base ed i pediatri, evidentemente non ha convinto i cittadini che sono prossimi al voto delle regionali previsto il 28 maggio e che pongono la questione della sanità al primo posto delle loro istanze. La crisi sanitaria non sembra placarsi, quindi.

Se, a distanza di tre anni dalla pandemia di Covid grazie alla quale gestione la Ayuso era stata premiata alle urne delle precedenti elezioni, ora sembra che la sua rielezione sia a rischio considerato che, nonostante Madrid sia la Comunità autonoma più ricca di Spagna, è anche quella che investe meno budget pubblico pro capite nella salute e anche che Madrid è la regione spagnola con la più alta percentuale di cittadini con assicurazione privata.

I problemi sono molti: il sistema sanitario pubblico è finanziato al di sotto del fabbisogno e la regione di Madrid che conta quasi 7 milioni di abitanti è una delle comunità con meno risorse dedicate non solo in Spagna ma anche in tutta Europa. L’abbandono delle cure primarie e locali (medici di base e ambulatori), gli stipendi dei medici insufficienti e anche le continue aggressioni che subiscono nei Pronto Soccorso sta provocando la loro fuga verso altre regioni che offrono migliori condizioni di lavoro e sta diminuendo l’offerta dell’assistenza sanitaria nei centri pubblici e aumentando esponenzialmente le liste di attesa, circa 800mila madrileni sono attualmente in attesa di un esame diagnostico, di una visita specialistica o di un intervento chirurgico.

Sotto accusa il Partito Popolare

Il PP (Partido Popular) che la Ayuso rappresenta viene accusato di avere come obiettivo principale di favorire il settore privato a scapito della sanità pubblica. Secondo i dati dell’ultimo rapporto della Federazione delle Associazioni per la Difesa della Sanità Pubblica (FADSP) ogni medico di famiglia cura 1.570 pazienti e ogni pediatra 1.062 bambini . Dal sindacato AMYTS denunciano che ai consulti arrivano fino a 60 pazienti per turno, tanto che il tempo di attenzione dedicato a ciascun paziente non arriva nemmeno a 5 minuti. Madrid è la comunità con il minor numero di medici di base ogni 10mila abitanti, solo Ceuta e Melilla le due enclave spagnole nordafricane presentano queste percentuali.

Le liste d’attesa

Anche sulle liste d’attesa dati poco confortanti, le cure primarie (Pronto Soccorso) vengono erogate con ritardi di ore con i pazienti costretti ad attese di giorni sulle autolettighe e anche le liste ospedaliere hanno molte criticità, 80mila pazienti devono attendere più di tre mesi per sottoporsi ad accertamenti diagnostici e il tempo medio necessario ad un cittadino madrileno per sottoporsi ad un intervento chirurgico è passato da 47 giorni nel 2020 a 64 giorni nel 2022 e anche il 2023 non promette bene considerato che dai dati forniti dal Ministero della Salute molti pazienti hanno già segnalato casi in cui l’intervento è stato già rimandato di un anno.

In corteo anche medici e operatori sanitari

Alla manifestazione insieme ai cittadini hanno partecipato anche decine di soggetti del sociale, medici, operatori sanitari e del settore scientifico, organizzazioni sindacali come l’UGT, comitati, associazioni di utenti ed esponenti delle delegazioni dei partiti di sinistra in rappresentanza dell’Assemblea regionale Màa Madrid, Psoe e Unidas Podemos .

Giulia Danieli

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta