“Mafia e appalti”, la DIA confisca beni e società per oltre 9 milioni di euro all’imprenditore Giuseppe Li Pera

L’imprenditore di Polizzi Generosa era già stato condannato in via definitiva nell’ambito dell’indagine del R.O.S.  “mafia e appalti”

Palermo – La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca nei confronti di Giuseppe Li Pera di 73 anni, imprenditore originario di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, ma da anni residente a Caltanissetta.

Con lo stesso provvedimento il Tribunale, ha ritenuto la pericolosità sociale del prevenuto, applicando la misura di prevenzione.

Il provvedimento di confisca, che segue il sequestro effettuato nell’anno 2020, prende spunto da una complessa indagine condotta dal Centro Operativo di Caltanissetta, che ha ripercorso la carriera dell’imprenditore dalla metà degli anni’ 80 ai giorni nostri, accertandone la pericolosità sociale nonché un’ascesa economico-imprenditoriale costellata da costanti e continui rapporti intrattenuti con il gotha dell’imprenditoria mafiosa.

Li Pera era stato condannato in via definitiva nel 2007 al 416 bis,  al termine di complesso percorso giudiziario le cui origini risalgono al 1991, nell’ambito dell’indagine del R.O.S. comunemente denominata “mafia e appalti”, dove era stato accusato di aver favorito alcune società collegate a Cosa nostra per ottenere vantaggi in termini di aggiudicazione e gestione degli appalti in Sicilia.

Il provvedimento di confisca di I grado eseguito ha interessato l’intero capitale sociale ed il complesso di beni strumentali di n. 3 società, quote di partecipazioni in n. 5 società di capitali, n. 7 immobili, n. 4 autoveicoli e 22 rapporti bancari per un valore stimato pari a circa 9.500.000 di euro.

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