Baby gang, Ostellari: “Lavori socialmente utili o processo con pene senza sconti”

E per chi ha meno di 14 anni  via assegno unico o RdC alle famiglie 

Roma – Quanti sono i minori coinvolti ogni anno in reati? Si tratta di un dato molto difficile da stimare, perchè le informazioni a disposizione sono quelle derivanti dalle denunce o dalle attività di indagine delle forze dell’ordine. Consentono quindi di ricostruire una parte del fenomeno, quella nota, ma non quella sommersa.

La violenza minorile non è un fenomeno prettamente criminale ma sociale

Secondo i dati reperibili dall’Osservatorio nazionale sull’adolescenza, il 6 % dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici.
I reati compiuti da minori formano una lista lunga e articolata che va dalla rapina all’estorsione, dal danneggiamento alla diffusione sul web di immagini pornografiche. 
Ma come ha dichiarato  il procuratore capo dei minori di Brescia Giuliana Tondino, nella sua relazione in apertura dell’anno giudiziario in gennaio, alcuni minori hanno “deficit cognitivi non riconosciuti o riconosciuti tardivamente, oppure hanno problemi psichici mai riconosciuti e mai curati”. Insomma, il problema della violenza minorile non è un fenomeno prettamente criminale ma sociale.

E del problema violenza minorile con i relativi correttivi, ne ha parlato Andrea Ostellari, Sottosegretario alla Giustizia, dichiarando che  “l’intervento legislativo per i 14enni che commettono un’azione violenta prevede un provvedimento di ammonizione alla presenza dei genitori e dai 14 ai 18 anni invece lavori socialmente utili subito oppure processo ordinario subito con pena senza sconti.

Pugno duro

Per i genitori una serie di provvedimenti che vanno a sospendere l’eventuale assegno unico o reddito di cittadinanza percepito dalla famiglia. La giustizia nel nostro Paese è ancora considerata un costo e non una risorsa, dobbiamo cambiare paradigma, visione e investire in personale e magistrati, solo così avremo la possibilità di cambiare il nostro sistema. Depositeremo nelle prossime settimane un nuovo disegno di legge che cerca di risolvere il problema stesso delle baby gang per dare un segnale ai giovani e ai loro genitori”.

 

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta