Palermo, operazione antimafia: sequestrati beni per 300 mila euro a boss di Cosa nostra

Già condannato per ben 3 volte, ha ripreso a delinquere appena tornato in libertà

Palermo – Il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro di 4 immobili, 2 imprese, nonché di 5 conti correnti e 3 carte prepagate, nei confronti di Michele Siragusa, noto esponente della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, per un valore complessivo di circa 300.000 euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo.

Il destinatario del provvedimento risulta tra i personaggi di spicco di Cosa Nostra, operativa nello storico quartiere palermitano di Borgo Vecchio, già a partire dagli anni ’80, come emerge dalle plurime condanne da cui è stato attinto.

Condannato nel 1999 alla pena di anni 6 mesi 6 di reclusione per associazione mafiosa in relazione a fatti commessi sino al 1982, nel 2011 è stato colpito da un’ulteriore sentenza di condanna a 8 anni e mesi 10 per associazione mafiosa e tentata estorsione, in quanto ritenuto “soggetto di notevole calibro in grado di garantire l’efficienza dell’attività estorsiva in pregiudizio delle imprese locali ed alla raccolta del denaro provento da tale settore, funzionale al mantenimento in vita dell’intera organizzazione criminale”.

Detenuto dal 1997 al 2007 e dal 2008 al 2014, una volta tornato in libertà, avrebbe intrapreso una serie di attività economiche intestandole a soggetti prestanome al fine di eludere l’applicazione delle misure di prevenzione, condotte per le quali nei suoi confronti, nel 2020, è stata emessa una nuova sentenza di condanna non ancora irrevocabile.

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