Politiche 2022, Prisco (FdI): “Sulle schede della circoscrizione estero c’è una scritta relativa ai referendum abrogativi”

Emanuele Prisco, deputato e capogruppo in commissione Affari Costituzionali di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione

Roma – A poco più di due settimane dal voto spunta una tegola sulla composizione delle schede elettorali. A sollevare la questione è Emanuele Prisco, deputato e capogruppo in commissione Affari Costituzionali di Fratelli d’Italia che ha presentato un’interrogazione per chiedere al ” Governo di garantire la regolarità delle procedure elettorali per tutti i cittadini residenti all’estero.

Da più Stati esteri infatti arrivano segnalazioni circa presunte o accertate irregolarità nelle procedure elettorali che dovrebbero consentire l’espressione del voto da parte dei nostri connazionali. In particolare, nella circoscrizione Europa, e segnatamente in Spagna, nel materiale spedito ad alcuni elettori residenti a Barcellona per poter esprimere il proprio voto, il tagliando elettorale riporta nella parte altra la dizione “Certificato elettorale per la partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 – Circoscrizione Estero”, ma nella parte inferiore, laddove si trova il tagliando elettorale da restituire con le schede votate, la dizione è “Referendum abrogativi 12 giugno 2022”.

La restituzione di un tagliando elettorale, che fa riferimento al voto per i referendum, costituisce un’irregolarità tale da poter invalidare tutte le schede che riportano tale errore, impedendo a tutti quegli elettori la possibilità di realizzare il proprio diritto di partecipazione al voto.

“Come se non bastasse, altre segnalazioni, riportate dagli organi di informazione, hanno riguardato la composizione delle liste degli elettori o il recapito dei plichi per il voto. Sulla vicenda presenteremo una interrogazione ai ministri degli Esteri Luigi Di Maio e dell’Interno Luciana Lamorgese, per conoscerne la veridicità e sapere quali urgenti iniziative intendano adottare per porre rimedio a quello che potrebbe essere un clamoroso caso come quello di Barcellona e garantire così la regolarità delle procedure elettorali per tutti i cittadini residenti all’estero”.

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