Tassonomia green, dal 1° gennaio 2023 via libera a gas e nucleare

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue il Regolamento delegato

Bruxelles – Al termine di un iter lungo e piuttosto travagliato, è uscito ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale europea il regolamento delegato 2022/1214 della Commissione Ue che include il gas e il nucleare nella cosiddetta Tassonomia green, cioè un sistema di classificazione che stabilisce un elenco di attività economiche ecosostenibili

Il regolamento, che contiene i criteri di vaglio tecnico per il gas e il nucleare nell’ambito del sistema di classificazione Ue degli investimenti considerati sostenibili, entrerà in vigore il 4 agosto e si applicherà dal 1° gennaio 2023.

Cosa si prevede per il nucleare

Per il nucleare è prevista l’inclusione in tassonomia delle attività legate alla ricerca e allo sviluppo, nonché alla realizzazione di nuovi reattori. Gli Stati membri dovranno rilasciare le autorizzazioni entro il 2045, dimostrando di avere risorse finanziarie adeguate per la dismissione e di aver già creato un deposito per le scorie a bassa e media attività.

Per le scorie ad alta attività, lo Stato interessato sarà tenuto a sviluppare “piani dettagliati” per la costruzione di un deposito che dovrà essere operativo entro il 2050. Gli stessi obblighi si applicheranno all’estensione della vita utile dei reattori attualmente in funzione, che non potrà superare il 2040.

E per il gas?

Quanto al gas naturale, la tassonomia fissa precisi paletti ambientali, ammettendo però l’utilizzo di sistemi di sequestro e cattura della CO2.

Per gli impianti autorizzati entro il 31 dicembre 2030, prevede che le emissioni di gas serra dovranno essere inferiori a 270 grammi di CO2 equivalente per kilowattora (gCO2eq/kWh), o avere una media annua di 550 kg CO2eq per kilowatt (kW) su un periodo di 20 anni. Inoltre, per ottenere la classificazione “green”, sarà necessario dimostrare che l’uso del gas non può essere sostituito con impianti a energia rinnovabile e che rimpiazza una capacità a più alte emissioni a carbone o a combustibili liquidi.

La nuova capacità di generazione, che sarà consentita solo negli Stati membri che si sono impegnati a eliminare gradualmente il carbone, non dovrà superare il 15% della capacità sostituita e dovrà portare a una riduzione delle emissioni di almeno il 55%.

Non solo: i nuovi impianti dovranno essere progettati e costruiti in modo da utilizzare combustibili gassosi rinnovabili e/o a basse emissioni di carbonio, che dovranno essere utilizzati esclusivamente entro il 31 dicembre 2035.

Le centrali a gas autorizzate dopo il il 31 dicembre 2030 dovranno avere emissioni inferiori a 100 gr CO2eq/kWh.

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