Corruzione, ai domiciliari ex assessore della Regione Puglia

Il Gip: crostacei, vino e sesso in cambio dei voti

Lecce – Denaro in cambio di voti in occasione delle elezioni del 2021 per il rinnovo del consiglio regionale della Puglia. L’ipotesi di reato emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip del tribunale di Lecce, Simona Panzera, nei confronti di 11 persone e che oggi ha portato ai domiciliari l’ex assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Ruggeri. La contestazione è stata mossa nei confronti di Ruggero e di Mario Pendinelli, attuale sindaco di Scorrano (Lecce), in qualità di candidato nella lista ‘Popolari con Emiliano’, per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora.
Secondo la ricostruzione, Ruggeri, “assessore regionale in quota Udc e mentore politico di Pendinelli” e lo stesso Pendinelli, “promettevano e offrivano denari ai lori referenti politici in diversi comuni del Salento, onde comprare pacchetti di voti, persino quantificandone il prezzo per singolo voto”. Ruggeri avrebbe promesso e dato 6mila euro a due elettori del Comune di Aradeo. Non meno di diecimila euro sarebbero stati dati a un altro elettore nel Comune di Gallipoli per avere 75 preferenze.

L’ex assessore avrebbe ricevuto anche “utilità di natura sessuale”

Avrebbe ricevuto anche “utilità di natura sessuale” l’ex assessore al Welfare della Regione Puglia, finito oggi ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procura di Lecce su episodi corruttivi non solo in ambito sanitario. La contestazione emerge dalla lettura dell’ordinanza, firmata dalla gip del tribunale di Lecce, eseguita oggi dai finanzieri. Secondo l’accusa, Ruggeri avrebbero ricevuto “prestazioni sessuali” da una “lavoratrice precaria” di una cooperativa, affidataria di servizi da parte dell’ambito territoriale direttamente dipendente dal Welfare della Regione Puglia.
Nella ricostruzione dell’accusa, la donna, laureata in Servizi sociali e politiche sociali abilitata come assistenza sociale, sarebbe stata interessata a “un’occupazione più stabile”. Dalle indagini è emerso che in favore della donna sono stati disposti la proroga del contratto e il prolungamento dell’orario settimanale da 18 a 24 ore. La contestazione è relativa al periodo 20 luglio-ottobre 2020.
Scrive la gip: “Lo spaccato desolante offerto dall’agire spavaldamente corretto di Salvatore Ruggeritocca i suoi punti di maggiore bassezza allorché il suo ruolo di assessore della Regione Puglia, veniva da lui utilizzato per procacciarsi prestazioni sessuali da chi avesse aspirazione a migliorare la propria posizione lavorativa”. Le intercettazioni, sempre secondo la gip, sono di “tale nitidezza da non lasciare margine a ricostruzioni alternative”.

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