Ballottaggi, le divisioni nel centro destra fanno cadere anche Verona. Tosi: “Sboarina ha governato male, la città è sporca e non sicura”

Ballottaggi, Schlein: “È finita storia delle destre destinate a vincere “

Il successo del centrosinistra sarà il lasciapassare che darà a Letta la possibilità di rafforzare il Governo. Anche perchè a Destra è iniziata la resa dei conti tra Lega e Fratelli d’Italia. Una vittoria importante a Verona, che è stata un fortino della destra, ma ancora più significativa la vittoria del centro sinistra a Catanzaro, dove i Dem non governavano da ben 11 anni. Caduta anche, Monza,  roccaforte di Berlusconi, che ha convocato un vertice ad Arcore. Non da ultimo la  la riconquista di Piacenza e di Parma, dopo la stagione  di Federico Pizzarotti.

Insomma, il “campo largo” sta prendendo forma e si toglie qualche soddisfazione, benché il progetto appaia così tanto inclusivo da rischiare di essere inconcludente.
Ma se nel centro sinistra si parla di rinnovamento e di cambio di passo, le dichiarazioni post voto di Elly Schlein, vicepresidente della regione Emilia-Romagna, sono indicative: “È stato un bel risveglio con le splendide notizie da Parma e Piacenza, con le vittorie di Michele Guerra e Katia Tarasconi, due persone che hanno dimostrato una grande capacità di fare squadra e rimettersi all’ascolto creando una connessione stretta con le comunità!

E poi Damiano Tommasi, la cui vittoria libera Verona dalle pessime scelte e influenze di questi anni, e l’amico e compagno Nicola Fiorita che sarà sindaco a Catanzaro ridando speranza a un capoluogo importante! Dopo queste elezioni amministrative possiamo ribadire con forza che è finita la storia della destre destinate a vincere”. Lo afferma Elly Schlein commentando i risultati dei Ballottaggi. “Le coalizioni di centrosinistra hanno vinto la maggior parte dei Ballottaggi nelle città italiane.

E questo perché governare un territorio non vuol dire fare propaganda quotidiana o alimentare le paure, ma occuparsi ogni giorno dei bisogni delle persone e trovare per loro soluzioni concrete.

La Schlein nel suo commento aggiunge: “Certo, l’affluenza così bassa è un segnale allarmante e un monito a cominciare da subito a costruire un progetto per il Paese fatto di proposte concrete sulla giustizia sociale, la conversione ecologica e la qualità del lavoro, attorno al quale organizzare un nuovo campo in grado di ridare speranza e riappassionare le persone. Bellissime vittorie anche a Carrara con Arrighi, a Crema con Bergamaschi e Alessandria con Abonante, a Monza con Pilotto e in diverse altre città”.

Per Matteo Salvini e Giorgia Meloni è arrivato il momento di trovare la chiave giusta per ricompattare il centro destra, anche se la ferita di Verona non si rimarginerà tanto presto. Fratelli d’Italia forse scaricherà Sboarina, reo di non aver accettato l’apparentamento con Tosi, che a risultato conseguito lo ha accusato, senza mezzi termini, di aver governato male per 5 anni, con il risultato di avere la città sposava e insicura.

Ma Tosi, ex leghista ed ex sindaco, ne ha per tutti, compresi Zaia e la Meloni. In una dichiarazione ai media Tosi ha sottolineato : “Ciò che è accaduto a Verona, il comportamento di Sboarina e di Fratelli d’Italia assomiglia al suicidio perfetto. Avevano un solo modo di perdere, ebbene lo hanno seguito: hanno rifiutato, contro ogni logica e in modo arrogante, di apparentarsi con me e Forza Italia. Ne esce ridimensionata anche Giorgia Meloni: non ha saputo far ragionare un suo Sindaco, come puo’ essere a capo dell’intero centro destra?”

Inizia una nuova carriera per Damiano Tommasi, neo sindaco di Verona, e la sua sfida più grande sarà la sicurezza. Perchè di certo Verona non è improvvisamente diventata una città di centro sinistra e alla prima incertezza i cittadini glielo ricorderanno.

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