Implode “Coraggio Italia” e si va verso la nascita di “Vinciamo Italia”

Politica in fermento per la creazione di una “cosa” che possa attrarre più elettori possibili

Roma– Dopo lo scisma del M5S, oggi si è verificato  un altro piccolissimo terremoto. Dopo il terremoto causato da Luigi Di Maio, ad agitare i corridoi dei palazzi romani, ci ha pensato il presidente della Camera Roberto Fico che ha annunciato che Coraggio Italia, il gruppo di Luigi Brugnaro e Giovanni Toti a Montecitorio, “non risulta più composto dal prescritto numero minimo di venti deputati dal regolamento” e che “conseguentemente. I restanti componenti da oggi sono iscritti al gruppo Misto.  Sono sette, infatti, gli addii che – dal vicepresidente e (ex) capogruppo Marco Marin al vicario nonché socio fondatore Stefano Mugnai – vengono rivolti a Luigi Brugnaro fino a pochi giorni fa indicato come possibile federatore di alcune forze di centro ispirate ad una non meglio precisata “Agenda Draghi”.

A salutare la formazione del sindaco di Venezia, oltre a Marin e Mugnai, si registrano altri cinque parlamentari – Cosimo Sibilia, Guido Pettarin, Elisabetta Ripani, Maurizio D’Ettore e Simona Vietina – pronti a confluire, secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari, in una costituenda “associazione politica” che si chiamerà quasi certamente “Vinciamo Italia:”

Le cariche saranno,Marco Marin Presidente e Mugnai vicepresidente vicario. Prende corpo, quindi una “cosa” di centro, da sempre caldeggiata da Giovanni Toti. Che anche oggi tiene a marcare la distanza sempre più profonda dall’ex alleato: “In merito alle ricostruzioni che continuano a susseguirsi – si legge infatti in una nota di Italia al Centro – precisiamo che il presidente Giovanni Toti e il partito da lui guidato, sono da tempo del tutto estranei a “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro.

Lo scioglimento del gruppo parlamentare alla Camera e le evoluzioni che si attendono per i prossimi giorni in Senato fanno venir meno anche l’ultima residua coabitazione tecnica tra i due soggetti, che hanno totale reciproca estraneità politica”. Ma il campo politico del centro – complici i risultati dell’ultima tornata delle amministrative – è ambito oltre che molto affollato: a quello spazio puntano infatti anche Matteo Renzi e Carlo Calenda, oltre ad un nutrito gruppo di sindaci, da Sala a Gori e Nardella oltre all’ex Pizzarotti. E ovviamente non e’ indifferente alle evoluzioni post scissione dei 5 stelle. Lo fa capire lo stesso Toti, anche se con cautela: “Di Maio? – dice in un’intervista a Qn – riconosco la sua trasformazione, ma ci vorrà un po’ di tempo per capire la sua collocazione”.

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