È scontro sull’osservatorio per le disabilità, Pastorino: “2.000 famiglie liguri restano ancora senza terapie neuroriabilitative

Toti: “Stiamo lavorando per accorciare sensibilmente le liste di attesa”

Genova – È di ieri la notizia che la Regione ha avviato l’osservatorio sulle disabilità per cercare di sanare un situazione di disservizi e ritardi che si trascina da tempo. La nota, inviata dalla Regione e che ha fatto agitare i banchi dell’opposizione, annunciava l’avvio ” dell’osservatorio sulla disabilità in grado di gestire e unificare le competenze del tavolo di monitoraggio sull’argomento della disabilità. E’ quanto emerso nel corso della riunione effettuata nella sede di Regione Liguria tra il presidente, l’assessore regionale alle Politiche sociali, il direttore generale di Alisa e la Consulta regionale per l’handicap. L’obiettivo è stato quello di dare una lettura a 360° del mondo della disabilità, mettendo insieme tutte le competenze e costruendo un metodo di lavoro per far fronte a tutte le problematiche.
Si tratta di una risposta politica oltre che tecnica – ha detto il presidente di Regione Liguria – da cui si evince un trend in discesa. Questo non vuol dire che tutte le criticità saranno annullate, ma che stiamo lavorando per accorciare sensibilmente le liste di attesa, sapendo che non è un problema di risorse economiche, bensì di capacità del sistema di erogazione di poterle utilizzare in relazione alla carenza di professionalità. Esiste infatti la piena disponibilità di Regione Liguria a stanziare ulteriori finanziamenti. Infatti abbiamo già stanziato, attraverso Restart Liguria, 2 milioni di euro”.

La nota è stata ampiamente criticata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa)  che ha commentato: “2.000 famiglie liguri restano ancora senza terapie neuroriabilitative. Il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato la nascita dell’osservatorio sulla disabilità, un organismo che dovrebbe tutelare i disabili. Pastorino, che è anche  Vice presidente Commissione II Sanità, ricorda quanto poco sia stato fatto dalla Giunta Toti per i 1.200 minori disabili genovesi che attualmente sono ancora senza trattamento ambulatoriale e riabilitativo e in liste di attesa che possono durare fino a 5 anni. Pastorino ha anche aggiunto che “Toti ripete le stesse cose dl 2021 e parla sempre dei 2 milioni del piano Restart ma continuano in maniera drammatica i ritardi rispetto alle 2.000 famiglie liguri, di cui 1.200 a Genova, senza terapie neuroriabilitative. Ci sono oltre 600 famiglie in attesa di dei benefici della legge 104 da cui dipende per molti bambini la possibilità di avere insegnanti di sostegno”.
Poi il consigliere regionale di Linea Condivisa commenta come minimale  il fatto che nel settore privato accreditato si sia scesi da una lista di attesa di 1.246 a 1.070 pazienti.

“La scelta di suddividere gli interventi nel settore neuropsichiatrico infantile ha fatto sì che nei distretti si registrano attese di già oltre 100 persone.

Con una superficialità disarmante si continua a parlare di pacchetti di cura e non di terapie in continuità che sono quelle che servono ai bambini e sostengono le famiglie. Ci dispiace constatare
che per il Presidente Toti tutto diventa uno show – dichiara Maria Tarzia, candidata della lista
Linea Condivisa con Verdi e lista Sansa. Questa situazione si porta dietro elementi strutturali che
negli ultimi 15 anni non si è stati in grado di affrontare. Il Presidente Toti però governa questa
regione da 7 anni e ha in mano la gestione diretta del bilancio e della sanità e non ha mai dato
alcuno stimolo a veri processi riorganizzativi che riguardassero i servizi e non le strutture di
vertice. A questa giunta interessa solo che esista un numero spropositato di Asl per il territorio
ligure a cui è stata aggiunta nella scorsa legislatura Alisa e poi anche la Struttura di missione,
guidata dal dott. Profiti diretto verso altri lidi e senza una missione chiara”.

 

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