Ergastolo ostativo, altri sei mesi al Parlamento per la nuova legge

“In considerazione dell’avanzato iter della legge appare necessario un ulteriore rinvio per consentire al Parlamento di completare i lavori”. Lo ha detto il presidente della Consulta, Giuliano Amato, leggendo in Aula la decisione presa in camera di consiglio

Roma – Ancora sei mesi per completare l’iter legislativo che cambierà la disciplina dell’ergastolo ostativo. Lo ha deciso la Corte Costituzione che ha accolto la richiesta di proroga avanzata dal Senato tramite l’avvocatura dello Stato e ha disposto il rinvio della trattazione all’udienza pubblica dell’8 novembre 2022.

“La decisione è stata presa – spiega l’ordinanza letta in udienza dal presidente Giuliano Amato, dopo la camera di consiglio – considerato che la Camera ha approvato una proposta di legge ora all’esame del Senato e che, nella seduta del 4 maggio 2022, il presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama ha auspicato un nuovo rinvio dell’odierna udienza “per consentire la prosecuzione e la conclusione dei lavori di Commissione”.

“Permangono inalterate – si afferma nell’ordinanza di rinvio – le ragioni che hanno indotto questa Corte a sollecitare l’intervento del legislatore, al quale compete, in prima battuta, una complessiva e ponderata disciplina della materia, alla luce dei rilievi svolti nell’ordinanza n. 97 del 2021”. “Proprio in considerazione dello stato di avanzamento dell’iter di formazione della legge – prosegue l’ordinanza – appare necessario un ulteriore rinvio dell’udienza, per consentire al Parlamento di completare i propri lavori”. Tuttavia, “tale ulteriore rinvio deve essere concesso in tempi contenuti” conclude l’ordinanza fissando all’8 novembre la data di trattazione delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Corte di Cassazione, prima sezione penale.

Oggi, per chi è all’ergastolo ostativo, e cioè è stato condannato per aver commesso delitti ritenuti di particolare allarme sociale come quelli connessi al terrorismo e all’associazione mafiosa, la legge prevede il blocco della liberazione condizionale se non collabora. Questo in base a una presunzione assoluta di persistenza di collegamenti con la criminalità organizzata da parte di chi non si pente.
Gli altri ergastolani, invece, possono fare richiesta di condizionale dopo 26 anni di carcere.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta