25 aprile, Bucci contro i contestatori di Crucioli: “Fare queste sceneggiate è inaccettabile”

Il Sindaco dal palco di piazza Matteotti ha poi sottolineato che quelli della Liberazione “sono valori di cui siamo orgogliosi, oggi è la festa di tutti i genovesi”

Genova – “Vogliamo che questi valori siano distribuiti tra tutta la città, la città di Genova ne è più che orgogliosa, la città di Genova non sente quelli che protestano ma sente quelli che sono d’accordo su queste cose. La città sente questi valori e non li discute, non li porta in piazza per fare rumore ma per festeggiarli tutti insieme”.

Sono le parole del sindaco di Genova, Marco Bucci, nel corso delle celebrazioni per ricordare il 25 Aprile, la Resistenza e la lotta per la Liberazione. Dal palco di piazza Matteotti, al termine del corteo tradizionale che ha attraversato il capoluogo ligure, il sindaco, come tutte le altre autorità intervenute alla cerimonia, è stato fischiato a più riprese dai sostenitori del candidato sindaco Mattia Crucioli, in piazza con alcuni striscioni contro la fornitura di armi all’Ucraina.
Ai contestatori Bucci ha risposto dicendo che “fare queste sceneggiate è inaccettabile” sarebbe doveroso “rispettare non tanto il sindaco ma il professor Flick che è venuto qui a fare l’orazione commemorativa

“Oggi – ha poi proseguito – festeggiamo il 25 aprile tutti insieme, senza alcuna distinzione, uniti dalla voglia di libertà, democrazia e pace. Festeggiamo e onoriamo 1.800 e più persone che sono morte, i nostri partigiani, morti per noi, più di 2.200 persone deportate, celebriamo quelli che hanno lavorato nelle fabbriche qui a Genova per sabotare le armi, per far sì che non fossero usate contro gli italiani. A tutte queste persone va il nostro grazie, per averci donato la libertà, la democrazia e l’uguaglianza tra tutti”.
“Oggi – ha concluso – è la festa di tutti i genovesi e tutti gli italiani, sono i valori della nostra città, portiamoli tutti assieme per noi e le nuove generazioni per le quali lavoriamo, facendo vedere al mondo cosa siamo capaci di fare. Libertà, uguaglianza, democrazia, per tutti noi. Viva il 25Aprile”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.