Rwm, richiesta di rinvio a giudizio dei vertici della fabbrica di armi sarda e i funzionari comunali coinvolti nel progetto di ampliamento

Il capo di imputazione contiene 30 violazioni di normativa edilizia e ambientale. Per gli indagati c’è anche un’accusa di falso

Cagliari – Alla fine anche la Procura di Cagliari si è mossa e ha chiesto il rinvio a giudizio dell’Ad di Rwm, Fabio Sgarzi, del suo vice, Leonardo Demarchi, e dei tre tecnici incaricati dall’azienda di redigere i progetti di ampliamento. Con loro finiranno sotto processo anche i funzionari comunali che avevano rilasciato le autorizzazioni per espandere gli impianti e potenziare l’attività produttiva della fabbrica di armi sarda, permessi poi bocciati dal Consiglio di Stato nel novembre scorso. E parliamo dei dirigenti dello Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia (SUAPE) dei comuni di Iglesias e Domusnovas, Lamberto Tomasi e Elsa Ghiani, più altri due funzionari.

Il capo di imputazione contiene trenta violazioni di normativa edilizia e ambientale, tutte relative all’espansione dello stabilimento messa in atto tra il 2017 e il 2019. Sia gli esponenti di Rwm che i funzionari comunali sono anche accusati di falso.

I riscontri sono stati fatti sulla documentazione sequestrata negli uffici comunali, provinciali, regionali e in prefettura. Dalle indagini non risultano intercettazioni o accertamenti finanziari.
Emerge comunque un quadro di violazioni sistematiche della normativa, con l’acquiescenza e la complicità delle amministrazioni più volte denunciate dalle organizzazioni querelanti. L’inchiesta, infatti, è nata proprio dalle querele presentate fin dal 2019 da una serie di associazioni, comitati e organizzazioni sindacali. Si tratta di Italia Nostra ONLUS, Movimento non violento, Unione Sindacale di Base Cagliari, Cagliari Social Forum, Confederazione Sindacale Sarda, Assotzius Consumadoris Sardigna, Associazione Centro Sperimentale Autosviluppo, Comitato Riconversione RWM. Tutte le organizzazioni querelanti sono state considerate parti lese – insieme ai comuni di Iglesias e Domusnovas e alla regione -, e potranno costituirsi nel processo.

L’udienza preliminare è fissata per il 29 giugno.

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