Penalista milionario denunciava reddito da operaio: sigilli a beni per 10,8 milioni di euro

A casa del figlio scoperti alcuni zaini con 1,1 milioni di euro in contanti conservati sottovuoto “per assicurarne la conservazione in caso di umidità”

Bari – Avrebbe intascato compensi per attività legale fino a 100mila euro a cliente, dichiarando redditi annui tra i 26mila e i 60mila euro. È quanto ha accertato la Guardia di Finanza di Bari che oggi ha sequestrato all’ex penalista barese Giancarlo Chiariello beni per 10,8 milioni di euro con l’accusa di evasione fiscale.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, dopo l’arresto un anno fa per corruzione in atti giudiziari e il rinvenimento a casa di suo figlio di zaini contenenti 1,1 milioni di euro in contanti conservati sottovuoto “per assicurarne la conservazione in caso di umidità”, Chiariello aveva già “riconosciuto come proprie” le somme di denaro sequestrate, “indicandole – spiegano i finanzieri – come i risparmi di vent’anni derivanti dai pagamenti dei clienti per l’attività professionale prestata”.
I suoi ex clienti, poi diventati collaboratori di giustizia, hanno rivelato che al penalista pagavano 10 mila euro di onorario per ciascun procedimento. I compensi potevano anche raggiungere i 100 mila euro per il patrocinio in Cassazione a fronte di un’accusa per omicidio.
“Su un omicidio ci volevano 100 mila euro” ha detto l’ex boss de clan Palermiti di Bari, Domenico Milella, 30 mila euro per una scarcerazione secondo Danilo Pietro Della Malva, coimputato a Lecce per le presunte tangenti pagate dal penalista all’ex gip di Bari, Giuseppe De Benedictis.
Le successive verifiche patrimoniali, coordinate dal procuratore di Bari Roberto Rossi con il sostituto Giuseppe Dentamaro, hanno documentato redditi dichiarati tra il 2016 e il 2019 tra i 26mila e i 60mila euro annui, a fronte di una “effettiva capacità di spesa del nucleo familiare dell’indagato, risultata particolarmente elevata, come dimostrato dall’acquisto e dal possesso di auto di lusso, di gioielli e di consistenti disponibilità finanziarie derivanti da titoli di credito, obbligazioni, depositi e conti correnti”.

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