Un avvertimento, insomma, per ricordare all’Europa che quando la Russia chiama i fratelli serbo-bosniaci rispondono all’appello
Belgrado – Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, che rappresenta la parte serba della presidenza tripartita bosniaca, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, con il quale ha esaminato le prospettive di attuazione degli accordi fra Russia e Republika Srpska – l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina -, dopo l’incontro avuto da Dodik con il presidente Vladimir Putin lo scorso dicembre a Mosca.
Nel darne notizia, l’ambasciata russa in Bosnia-Erzegovina, citata dai media regionali, ha aggiunto che nel colloquio è stata ribadita la comune determinazione alla stretta osservanza degli accordi di Dayton, che nel 1995 posero fine alla guerra in Bosnia e Erzegovina e l’intento di eliminare tutti i tentativi attuali miranti a modificare i principi in essi contenuti e approvati dal consiglio di sicurezza dell’Onu, affinché corrispondano agli interessi di Ue e Nato a danno del popolo della Republika Srpska.
L’ambasciata ha riferito al tempo stesso che “i chiarimenti dettagliati della parte russa sulla situazione in Ucraina e sulle ragioni delle decisioni rilevanti adottate dalla dirigenza russa sono stati accolti con comprensione“.
Un avvertimento, insomma, per ricordare all’Europa che quando la Russia chiama i fratelli serbo-bosniaci rispondono all’appello.
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