Pegasus, la denuncia di una Tv israeliana: la polizia usò lo spyware durante le indagini su Netanyahu

Si tratta di un software è sviluppato dalla società israeliana NSO Group e può essere installato di nascosto su telefoni cellulari e altri dispositivi iOS e Android

Tel Aviv – Il mondo politico israeliano è in fermento dopo le rivelazioni di una rete televisiva secondo cui la polizia avrebbe fatto ricorso ad un imprecisato tipo di spyware per raccogliere informazioni, senza alcuna autorizzazione giudiziaria, dal telefono cellulare di una persona coinvolta nelle indagini su Benjamin Netanyahu, che è attualmente sotto processo a Gerusalemme per corruzione e frode.
La scorsa notte Netanyahu ha subito rilanciato su Facebook il parere dell’ex ministro della giustizia Yariv Levin (Likud) che ha accostato questo sviluppo allo scandalo Watergate, invocando l’immediata chiusura del processo.
La vicenda è iniziata due settimane fa quando il giornale Calcalist ha rivelato che la polizia ha fatto un uso illegale contro privati cittadini del controverso spyware Pegasus della israeliana Nso Group Technologies. Dopo una prima smentita, ieri la polizia ha ammesso che possono essersi verificate alcune eccezioni, ora sotto verifica. Una ipotesi e’ che fra i telefoni attaccati possa esserci quello di un funzionario che sta per deporre al processo di Netanyahu. Sul web i suoi sostenitori chiedono che si faccia luce sul sospetto che le indagini sull’ex premier siano stato condotte anche con metodi illeciti.

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