Farmaci on line contro il Covid: 30 siti oscurati dai Carabinieri del NAS

Sono più di 300 i siti on line chiusi nel 2021

Continua, in collaborazione con il Ministero della Salute, l’attività dei NAS in relazione all’emergenza sanitaria volta al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali. La rete infatti, come già emerso in precedenti controlli, è diventata un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci per uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e che dichiarano di poter guarire numerose malattie.

I militari del Reparto Operativo, nell’ambito della loro ultima indagine hanno oscurato, sul territorio nazionale, 30 siti, collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano promosse e offerte, anche in lingua italiana, varie tipologie di medicinali correlate anche all’emergenza pandemica da Covid-19.

Medicinali pericolosi o sperimentali

Oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i Carabinieri del NAS hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego clinico o sperimentale in relazione all’infezione da SARS-COV-2.

Ecco cosa hanno trovato in rete i NAS

Rilevata, infatti, la presenza dell’ivermectina, per la quale l’EMA, nel marzo 2021, ha emanato una nota con cui raccomanda di non utilizzare il principio attivo per la prevenzione o il trattamento di Covid-19 al di fuori degli studi clinici, dell’antibiotico azitromicina, rispetto al quale l’AIFA ha fornito ai clinici elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente, dell’antinfiammatorio colchicina, utilizzato per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per il quale sempre l’AIFA, nell’aprile 2020, ha autorizzato uno studio per la sola sperimentazione clinica nel trattamento del Covid-19, degli antivirali lopinavir/ritonavir e dell’antimalarico idrossiclorochina, in merito ai quali l’Agenzia regolatoria ha emanato puntuali restrizioni e raccomandazioni circa l’utilizzo off label.

Tra i medicinali presentati sui siti oscurati anche l’indometacina, antinfiammatorio non steroideo impiegato nel trattamento delle malattie articolari degenerative, e ranitidina, utilizzata per la cura dell’ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo. Con quelli odierni, salgono a 313 i provvedimenti sinora eseguiti nel 2021 dai NAS (274 dei quali correlati all’emergenza Covid-19).

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