Manifestazioni “No Green Pass”: un errore sottovalutare un movimento fatto da migliaia di persone

Come sempre ci sono i numeri dei detrattori, quelli delle Questure, e quelli dei manifestanti. Ma i cortei sono sempre più lunghi e affollati

Genova – Qualcuno certamente sperava che la protesta dei “No Green pass” si attenuasse per spegnersi mestamente dopo poche settimane. Una pia illusione, perchè le manifestazioni dei cittadini che vedono nel certificato verde una compressione dei diritti non si è fermata. Anzi, se possibile ha ripreso vigore e monta sempre di più con passare dei giorni.
Le manifestazioni del sabato pomeriggio sono diventate un appuntamento fisso, e i manifestanti, al netto delle loro appartenenze politiche, sono diventati migliaia.

Gli scettici del vaccino non erano poi quattro gatti

La classe politica dovrà, prima o poi, prendere in  prendere in considerazione l’entità di questo fenomeno e trovare una soluzione velocemente. Il tentativo di screditare i “No Green pass” affibbiandogli etichette politiche ,spesso contrapposte, è una vecchia tattica che i cortei di ieri in tutta Italia hanno dimostrato essere inefficace. Sono tanti, sono risoluti e non vanno sottovalutati.

Milano

Un arresto e 74 denunce è il bilancio dei provvedimenti presi dalla Questura di Milano per il corteo non autorizzato contro il Green pass che per il 14esimo sabato consecutivo ha creato forti disagi nel centro città alla circolazione di auto e mezzi pubblici. L’arrestato per resistenza a pubblico ufficiale è cittadino egiziano di 22 anni, gia’ colpito da ordine di allontanamento dal territorio nazionale e con numerosi precedenti a carico, che più volte ha tentato di forzare i presidi delle forze dell’ordine a difesa della Camera del Lavoro in corso di Porta Vittoria. Il giovane dopo aver fronteggiato gli agenti in piazza Cinque giornate e’ stato bloccato da personale della Digos e della Squadra mobile quando un gruppo ha cercato di raggiungere la sede della Cgil. Sono state denunciate a piede libero anche 74 persone per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.

È stato individuato un gruppo di attivisti di destra che si stavano lasciandosi andare ad espressioni di chiaro stampo fascista. Pertanto, nove persone tra i 28 e i 45 anni, appartenenti alla Comunità Militante dei Dodici Raggi, sono state bloccate in viale Abruzzi angolo via Pecchio e portate in Questura. I nove, di cui 8 residenti nel varesino e uno in provincia di Bergamo, sono stati denunciati per apologia del fascismo (ex art 4 L645/52), manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Il Questore Petronzi, inoltre, ha messo nei loro confronti 9 Fogli di Via Obbligatorio (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) dal Comune di Milano.

Sono state denunciate a piede libero anche 74 persone per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Di queste, un 29 bergamasco – cui è stato notificato un Foglio di Via Obbligatorio di un anno – e un 48enne brianzolo pure per
accensioni ed esplosioni pericolose; un 28enne milanese anche per oltraggio a corpo politico e una donna di 47 anni per travisamento (ex art 5 L152/75).

Sono state inoltre identificate altre 40 persone evidenziatesi per comportamenti insidiosi e violenti la cui posizione saràapprofondita per i provvedimenti del caso.

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