Falsi Modigliani: il critico Pepi verrà sentito come teste a Genova

Fu lui a segnalare i quadri “sospetti” esposti alla kermesse di Palazzo Ducale nel 2017

Genova – Verrà sentito come teste il 28 ottobre Carlo Pepi, il critico d’arte toscano esperto di Modigliani, chiamato a deporre nel processo a Genova sui presunti dipinti falsi esposti a Palazzo Ducale nel 2017.
Era stato proprio lui, dopo la segnalazione di un visitatore, a denunciare la presenza di quadri “sospetti” alla kermesse e a fare partire gli accertamenti dei carabinieri e della procura.
I quadri erano stati sequestrati e la mostra aveva chiuso in anticipo.
Oggi, a processo, per truffa, falso e contraffazione di opere, ci sono sei persone: Massimo Zelman, presidente di Mondo Mostre Skira, che organizzò la mostra, Joseph Guttman, mediatore con base a New York e proprietario di molte delle opere sequestrate, il curatore della mostra Rudy Chiappini, Nicolò Sponzilli, direttore mostre Skira, Rosa Fasan, dipendente Skira, Pietro Pedrazzini, scultore svizzero, proprietario di un “Ritratto di Chaim Soutine” che secondo gli investigatori piazzò come autentico pur sapendolo falso.
Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio, attraverso l’esposizione alla mostra si voleva rendere autentiche delle opere false per acquisire una maggiore quotazione e rivenderle a prezzi stellari nel centenario della morte di Modi’. Per i legali degli imputati, invece, le opere sono autentiche.

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