Elezioni comunali, ballottaggi: il Pd e i suoi alleati si prendono Roma, Torino e Savona

Nei Comuni con più di 15mila abitanti, il centrosinistra conquista 24 città + altre 8 con il M5s e la destra si afferma in 10 centri. Affluenza bassa ma tanto ai politici interessa solo vincere

Risultato secco e senza tema di smentita.  8 a 2 per il centrosinistra. Se si guardano i capoluoghi al ballottaggio, la vittoria è del Partito democratico e dei suoi alleati che si prendono Roma, Torino, Cosenza, Savona e Isernia.
A Trieste vince il Centro Destra, ma i DEM ottengono Varese, Latina e Caserta.
Nei 20 capoluoghi, il Centro Sinistra vince 15 a 5 ma il dato forse più interessante è che 6 città governate dal Centro Destra cambiano colore.
Vincitrice assoluta è l’astensione, infatti alle urne è andato meno di un elettore su due. A Roma hanno votato meno di un milione di cittadini.

Savona

Savona torna al Centro Sinistra con Russo che si afferma con il 62,2 per cento dei consensi contro il 37,7 dell’avversario, Angelo Schirru. Marco Russo era sostenuto una coalizione costituita daPartito Democratico, Patto per Savona, Riformiamo Savona e Sinistra per Savona. Sul candidato del Centro Destra, Schirru, aveva puntato Toti  con la lista Toti per Savona, con Lega Salvini Liguria, Fratelli d’Italia, Lista civica Schirru, Andare Oltre, Forza Italia e Unione di Centro.

E cominciano a volare le accuse e le rivendicazioni. La Lega in una nota accusa Toti di  “eccessivo protagonismo di Cambiamo!, mostrato per la prima volta alle elezioni comunali di Savona, ha portato a una gestione poco efficace della campagna elettorale. Auspichiamo che Toti torni a fare il federatore per puntare ancora una volta alla vittoria nelle sfide che ci attendono nei prossimi mesi”. E in primavera toccherà a Genova scegliere il Primo cittadino o riconfermare Marco Bucci.

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