Genova – Se abiti a Ponente la prospettiva di città cambia. Si vive nel continuo ripetersi “speriamo che non tocchi a me”.
Perchè si nasce, qui a Ponente, un po’ predestinati. Lontani dal centro che prende le decisioni, è sempre più difficile incidere sulle scelte. E non è una questione meramente politica. Perchè sono cambiate le amministrazioni ma, di fatto, non è mai cambiato l’atteggiamento. Viviamo in un perenne stato di attenzione che diventa allarme ogni volta che qualcuno prende misure o parla di carenza di spazi per le aziende che producono. Siamo arrivati, molti anni fa, a fare i conti con l’ammalarci, e spesso morire, pur di lavorare. Perchè su una cosa non ci siamo mai soffermati abbastanza. Chi inquina, chi degrada, nel Ponente non ci abita.
Il nostro è ” un mondo altro” incomprensibile per chi abita anche a pochi chilometri da qui. È una parte di città, la nostra, che è di transito, per le auto, le merci, per le navi, per i treni, per i camion. Siamo il naturale parcheggio dei container, siamo i prescelti per avere i depositi chimici e di idrocarburi. Siamo la Genova che produce e sposta cose, quella che, nella visione del ‘900, ha le braccia forti e porta il pane a casa. Per tutti.
Ma il ‘900 è finito da un pezzo. Di silicosi e cancro sono morti in tanti, troppi, e adesso abbiamo bisogno di una tregua.
E non abbiamo più braccia forti, ma continuiamo a portare a casa il pane, per tutti.
Ma visto che il concetto “un po’ per uno in braccio alla mamma”, non si può applicare perchè le amministrazioni sono sempre state matrigne, i cittadini chiedono solo di poter godere di condizioni normali. Dormire, respirare aria decente, non essere assordati dai rumori del porto, non sentire puzza di idrocarburi, non stare in coda per ore, avere servizi. Perchè non è normale dover lottare per avere un marciapiedi, o una banale galleria fonoassorbente per mitigare un traffico infernale. Perchè non è normale essere prescelti per ospitare decine e decine di camion, perchè non è normale avere un depuratore che puzza come una fogna a cielo aperto. Perchè non è normale che vengano prese decisioni che incidono sulla nostra qualità della vita e si pretenda anche che stiamo zitti, allineati e coperti. Oggi nel Municipio a Sampierdarena si è tenuta una conferenza stampa dove si è parlato dei depositi costieri, della linea Santa Limbania e di Lungomare Canepa. E il rammarico è che non ci fossero tutti i consiglieri, al netto delle appartenenze politiche.
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