L’importanza della profilassi in vista dell’estate. E poi occhio alle processionarie e ai forasacchi, altri due nemici delle vacanze canine
Sta arrivando la bella stagione e con essa la possibilità di passare più tempo all’aria aperta con i nostri amici a quattro zampe. L’importante però è farlo in sicurezza. Ecco dunque i consigli del veterinario per proteggerli dai parassiti e dalle piccole insidie che potrebbero rovinargli la salute e le vacanze.
Pulci e zecche
Esistono in commercio diversi prodotti che possono essere somministrati per compressa oppure tramite spot-on, cioè gocce che vengono applicate lungo la cute del cane o del gatto, o ancora con i classici collari antiparassitari. In teoria questi sono dei presidi sanitari che dovrebbero andare avanti tutto l’anno perché purtroppo pulci e zecche, vista anche la condizione climatica della nostra Liguria, sono presenti sempre, tanto più con l’avvicinarsi di specie selvatiche al centro abitato.
La leishmaniosi
Quanto agli insetti vettori, quelli cioè che possono veicolare parassiti interni, sono presidi importantissimi il collare e le gocce. Ma quali malattie possono portare ai nostri piccoli amici?
Prima di tutte la leishmaniosi. Presente sul territorio ligure e genovese in particolare, si tratta di una zoonosi ovvero una patologia che può attaccare anche l’uomo se si trova in particolari condizioni di immunodepressione. È veicolata dal pappatacio che è un piccolissimo insetto che può pungere sia l’uomo che i nostri animali, soprattutto il cane perché il gatto ha una resistenza nei confronti della patologia. Questo piccolo parassita va a distruggere le cellule del sistema immunitario, parliamo quindi di una patologia simile all’AIDS. È talmente piccolo che neppure le zanzariere possono servire come barriera e ovviamente punge durante le ore serali. Dunque se abbiamo una casa con giardino è bene usare anche una protezione spray aggiuntiva. Esiste una pseudo vaccinazione che noi chiamiamo vaccinazione contro la leishmania ed è uno sciroppo che viene somministrato in determinati mesi dell’anno.
Consiglio del veterinario: avere sempre la massima precauzione nei confronti di questa malattia perché purtroppo ha un andamento molto subdolo. Il cane potrebbe dimagrire, avere delle emorragie spontanee, potrebbero crescere enormemente le unghie, o manifestarsi delle zoppie. Per questo al termine dell’estate sarebbe bene fare sempre un piccolo prelievo per monitorare il titolo anticorpale di questa malattia che è diffusa su tutto il bacino Mediterraneo.
La filariosi cardiopolmonare
Un’altra malattia che può essere veicolata dagli insetti vettori è la filariosi cardiopolmonare. Questo è un verme, la Dirofilaria immitis, che nel bacino africano può colpire anche l’uomo mentre da noi solo cani e gatti. Di giorno è trasmesso dalle zanzare tigre e la sera dalle zanzare anofele. Il parassita viene iniettato nell’organismo e subisce delle trasformazioni nel sangue periferico fino ad arrivare all’organo bersaglio: il cuore destro e l’arteria polmonare. Qui i vermi possono arrivare fino a 20 e 23 cm di lunghezza e replicarsi nel cuore che ala fine può trasformarsi in una matassa di vermi con danni permanenti per l’ospite. Su Genova non è un grosso problema ma se durante il periodo estivo o primaverile pensiamo di fare una gita fuori porta, nel basso Piemonte, in pianura padana o lungo la costa tirrenica, è sempre bene fare una profilassi tramite iniezione, o somministrazione di compresse, o chew. Si tratta di accorgimenti che andrebbero messi in pratica a partire da aprile, maggio e fino a ottobre. Anche in questo caso è sempre meglio fare un piccolo test di controllo al termine dell’estate.
Non solo parassiti. Processionarie e forasacchi, altri due nemici dell’estate canina
Con l’abbandono dei boschi, il problema delle processionarie sta crescendo in maniera esponenziale. Le processionarie, che devono il loro nome al tipico modo di spostarsi sul terreno in fila indiana, come durante una processione per l’appunto, sono i bruchi di una farfalla notturna che possiedono sulla loro superficie corporea una specie di aculei urticanti e necrotizzanti. Bisogna prestare molta attenzione sia per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe che i bambini. Le processionarie possono determinare delle lesioni veramente gravi e in qualche caso, se l’animale ingoia il bruco, potrebbe verificarsi la morte per shock anafilattico. Spesso assistiamo a gatti, ma soprattutto cani, che hanno solo mezza lingua perché è andata in necrosi, o addirittura vediamo animali cui mancano pezzi del muso.
Nel caso in cui il cane o il gatto dovesse essere colpito, va portato immediatamente dal veterinario perché va fatta subito una terapia con cortisone e antibiotico per cercare di limitare i danni.
Quanto al pericolo forasacchi, quelle spighe con cui si gioca da bambini, gli incidenti più gravi avvengono quando i cani inalano le spighe o quando si piantano negli occhi, nelle orecchie, negli orifizi genitali e soprattutto tra le dita o sottopelle. Se non vengono rimosse, infatti, possono portare infezioni ma anche migrare negli organi interni e determinare la morte dell’animale. Consiglio del veterinario: ogniqualvolta si portano fuori i cani evitare accuratamente le zone dove si trovano le spighe secche (quando sono verdi e fresche non danno problemi) e, se si vede una spiga inalata o quant’altro, sbrigarsi a toglierla o farla rimuovere rapidamente dal veterinario perché più tempo passa, più cammina. Il problema dei forasacchi verrà eliminato dalle prime piogge.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.