Le indicazioni di Federico Valerio, chimico ambientale dell’Istituto: “Consigliato l’uso di mascherine FFP2”
Genova – È oltre i limiti la concentrazione delle cosiddette “polveri fini” in Valpolcevera.
L’allarme arriva da Federico Valerio, chimico ambientale dell’Ecoistituto REGE, che spiega: “Le centraline del Monitoraggio Popolare gestite dal’Istituto e dal coordinamento Rinascimento Genova, hanno registrato il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di PM10. Di più, la concentrazione massima oraria ha raggiunto i 316 microgrammi per metro cubo”.
La colpa sarebbe dei fumi sviluppati dall’incendio di un capannone in via Romairone, accanto ai depositi della Sigemi, azienda che svolge servizi di stoccaggio e movimentazione di prodotti petroliferi.
Per proteggersi dallo smog, il chimico consiglia “l’uso di mascherine FFP2”.
La slide delle concentrazioni rilevate dalle centraline
Nell’istogramma che registra le concentrazioni rilevate dalle centraline, la linea rossa orizzontale rappresenta la soglia giornaliera dei 50 µg/m³ e si vede bene come l’impennata si verifichi a partire dalla mezzanotte in concomitanza con lo svilupparsi dell’incendio, verso le 23e30.
Che aria tira in Valpolcevera?
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.